NecrologiMaiori, si è spento a 103 anni Antonio De Ponte: terminata la sua "missione"

Maiori, si è spento a 103 anni Antonio De Ponte: terminata la sua "missione"

Inserito da (redazionelda), sabato 15 febbraio 2020 11:43:17

Aveva ricevuto una valanga di auguri "social" per i suoi 103 anni, due giorni fa, Antonio De Ponte. Una straordinaria testimonianza di affetto e di rispetto non soltanto dalla sua Minori, dov'era nato, o Maiori dove risiedeva, ma dall'intera Costiera Amalfitana. La sua vita segnata dalla partecipazione al secondo conflitto bellico da sommergibilista, ritrovandosi faccia a faccia con Hitler quando fu ricevuto in pompa magna da Mussolini a Napoli il 5 maggio 1938. Ed è di stamattina la notizia della sua scomparsa, proprio nel giorno in cui erano stati programmati i festeggiamenti con la sua famiglia al gran completo.

Si è spento serenamente la scorsa notte, terminando così la sua missione terrena.

A darne il triste annuncio alla comunità le figlie Assunta, Trofimena e Vincenzina con i generi e i nipoti.

I funerali domani, domenica 16 febbraio, alle 15:00, partendo dalla casa dell'Estinto in Via Santa Tecla 48, per la collegiata di Santa Maria a Mare.

Il Vescovado partecipa commosso al dolore della famiglia De Ponte, esprimendo i sentimenti del più accorato cordoglio.

Onore al sommergibilista De Ponte.

ANTONIO DE PONTE

Nato a Minori il 13 febbraio del 1917, marinaio dal 1937 al 1945, è stato uno degli ultimi sommergibilisti della seconda guerra mondiale e anche lui, come molti, ha sperimentato sulla sua pelle gli orrori e la durezza del conflitto. Nel corso della sua vita ha partecipato alla guerra in Spagna, si è ritrovato faccia a faccia con Hitler quando fu ricevuto in pompa magna da Mussolini a Napoli il 5 maggio 1938, per poi prestare servizio sull'isola di La Maddalena. Qui, il 10 aprile 1943, all'età di 26 anni, fu testimone del terribile attacco da parte degli americani: verso le 14:00 ottantaquattro B-17 statunitensi (le famose fortezze volanti) sganciarono 420 bombe sulla ignara isola, facendo a pezzi la base strategica del VII Gruppo Sommergibili con gli impianti, i moli, i cantieri, le officine, gli alloggi, le casermette e gli uffici che custodivano scartoffie e codici cifrati. In poco meno di un quarto d'ora di attacco furono cancellati i due incrociatori pesanti, danneggiato il sottomarino "Mocenigo" e affondati i Mas 501 e 503 e i motovelieri della vigilanza foranea "Eliana". "Maria Pia" e "Carmen Adele" e altri sei scafi di piccola entità. Complessivamente si ebbero 118 tra morti e dispersi e 187 feriti.

De Ponte riuscì a sopravvivere, perché durante il bombardamento si trovava su una barca da pesca di amici di Cetara residenti nell'isola. Dopo quella terribile esperienza fece ritorno a Maiori nel 1945, dove sposò la sua amata Imma, da cui ha avuto le sue tre figlie Assunta, Trofimena e Vincenzina, e dove si è dedicato abilmente al commercio ittico, rappresentando un punto di riferimento per molti. Sempre lucido e critico verso gli avvenimenti contemporanei, coltivava la passione di scrivere a politici e personaggi illustri, manifestando spesso il suo disappunto e non lesinando critiche sul loro operato.

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