Un altro figlio della Costiera fuori sede ci ha lasciato: Salvatore Amato, uomo mite e dagli alti valori umani e professionali, originario di Castiglione di Ravello, si è spento lo scorso 8 dicembre a Sassari, dove oramai viveva stabilmente. Aveva 91 anni.

Trascorse il primo periodo di vita nella sua amata Costiera, tra Castiglione, Atrani, Amalfi e Minori: questi sono i luoghi dei suoi primi sogni e progetti, dei suoi studi classici che l'hanno visto compagno di scuola e di banco del compianto don Andrea Colavolpe, parroco di Amalfi, e i luoghi della sua gioventù e dei suoi primi impegni sociali, incluso il servizio prestato all'interno del gruppo Scout, costituito dai suoi fratelli Angelo e Ottavio. Dopo essersi laureato in Giurisprudenza, Salvatore lasciò il proprio paese con la valigia zeppa id ricordi, ma allo stesso tempo colmo di progetti, aspettative e sogni da realizzare e si stabilì in Sardegna. Lì iniziò una brillante carriera come impiegato nel Ministero delle Finanze, che lo portò all'alta carica di Ispettore e Dirigente e, in seguito, all'incarico di Giudice di Pace di Sassari, condotto con passione, entusiasmo e dedizione per alcuni anni. E' stato tra i più affezionati e assidui lettori del Vescovado, giornale che lo teneva legato alla sua terra natia.

La Costiera perde con la sua scomparsa un altro figlio, esempio di integrità e di dedizione alla famiglia e al lavoro, il quale, pur lontano, ha sempre custodito nel cuore le sue radici, conservandone il ricordo, che alimentava ogni giorno, ricercando le notizie e gli eventi del proprio paese per gustarne ancora il sapore e la nostalgia.