LibriCava de' Tirreni, 6 febbraio Mariangela Palmieri presenta il libro "Schermi nemici"

Cava de' Tirreni, libro, Mariangela Palmieri

Cava de' Tirreni, 6 febbraio Mariangela Palmieri presenta il libro "Schermi nemici"

Il libro tratta, in rapporto all’arco di tempo compreso tra il 1948 (inizio della Guerra Fredda tra USA e URSS) e il 1964 (morte di Togliatti, inizio e sviluppo del disgelo) lo scontro quasi sempre frontale tra la Democrazia Cristiana e il Partito Comunista nell’Italia postbellica.

Inserito da (PNo Editorial Board), sabato 3 febbraio 2024 15:12:52

Nell'ambito della Rassegna "Un libro (quasi) al giorno", promossa dall'Amministrazione Comunale di Cava de' Tirreni nella persona del suo Delegato alla Cultura Armando Lamberti, martedì 6 febbraio 2024, alle ore 18.00, a Palazzo di Città di Cava de' Tirreni, sarà presentato il libro Schermi nemici (Mimesis Edizioni), di Mariangela Palmieri, ricercatrice presso l'Università di Salerno. Interverranno il Sindaco Vincenzo Servalli, l'Assessore alla Pubblica Istruzione Lorena Iuliano, il Presidente dell'Associazione Giornalisti "Lucio Barone" Francesco Romanelli. Presenterà il libro e dialogherà con l'autrice Franco Bruno Vitolo, coordinatore della Rassegna. La conduzione sarà affidata alla professoressa Gabriella Avagliano. Concluderà Armando Lamberti, Consigliere Delegato alla Cultura.

E non mancherà, come in tutte le manifestazioni ufficiali degli ultimi tempi, l'intervento ammonitore di Tina Lambiase, col suo "Posto occupato", che ricorda tutte le "sedie" svuotate per le violenze e gli abusi subiti dalle donne.

 

IL VOLUME

Il libro tratta, in rapporto all'arco di tempo compreso tra il 1948 (inizio della Guerra Fredda tra USA e URSS) e il 1964 (morte di Togliatti, inizio e sviluppo del disgelo) lo scontro quasi sempre frontale tra la Democrazia Cristiana e il Partito Comunista nell'Italia postbellica.

Uno scontro fortemente ideologico, tra due visioni del mondo contrapposte a livello internazionale, con ammorbidimenti e squarci di dialogo in Italia, dove, non dimentichiamolo, la Costituzione era stata scritta e approvata da entrambi.

Lo strumento principale nel nostro Paese fu il cinema, che era stata la principale fonte di comunicazione dell'epoca.

Il viaggio che l'autrice compie è proprio attraverso le produzioni audiovisive di propaganda che sui due fronti diversi furono prodotte. Un viaggio affascinante e stimolante, sia per chi quel tempo di Don Camillo e Peppone l'ha vissuto, sia anche per le nuove generazioni, per capire meglio i pro e i contro dei rimescolamenti capaci di ridisegnare tutto il profilo della politica nel nostro Paese.

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