Lettere alla redazioneVia Crucis di Ravello complessa ma non costosa

Via Crucis di Ravello complessa ma non costosa

Inserito da (redazionelda), lunedì 1 febbraio 2016 09:10:42

Riceviamo e pubblichiamo nota a firma di Alfonso Mansi, anima e regista della Via Crucis in costume di Ravello, che tiene a precisare dopo l'annuncio del gruppo teatrale "La Ribalta" di non essere in grado garantire l'organizzazione della rappresentazione della Passione di Cristo, divenuta troppo "complessa" e "costosa". Di seguito il testo di Mansi.

 

Gentile Direttore,

chiedo ancora una volta ospitalità per fare chiarezza, considerato che, oramai, in questo momento, la tua testata rappresenta una delle poche opportunità per creare un serio dibattito e confronto pubblico.

Ti scrivo in merito alla missiva al Sindaco di Ravello, di cui hai pubblicato un ampio stralcio, inviata dal presidente del gruppo teatrale La Ribalta e firmata dall'intero direttivo, con la quale vogliono consegnare la Via Crucis al Comune. Mi corre l'obbligo fare alcune precisazioni.

Affermano che la Manifestazione è diventata sempre più "costosa". Non è così. Nelle ultime edizioni della Via Crucis i costi sono addirittura diminuiti, grazie alla generosità di volontari, ravellesi e non, che gratuitamente hanno offerto il loro lavoro. Le nuove scene introdotte sono state tutte a costo zero.

Asseriscono che è diventata più "complessa". E' vero. La maggiore complessità, però, non è mai gravata sui dirigenti de La Ribalta. I meriti dei perfezionamenti apportati vanno a professionisti e tecnici di provata esperienza, molti dei quali, pur non essendo di Ravello, senza chiedere nulla in cambio, hanno offerto la loro prestazione con impegno e abnegazione.

Mi sorge spontanea una domanda: come mai questi problemi non sono emersi negli anni passati?

In verità, il direttivo cela i veri motivi della rinuncia alla Via Crucis, tentando una disperata giustificazione: "la mole di lavoro preparatorio è talmente impegnativa da non poter essere soddisfatta dal solo gruppo che pertanto non riesce più, con le proprie forze, a mantenere alto il livello qualitativo e organizzativo della rappresentazione." Anche qui è sfuggito un semplice particolare: oramai il lavoro preparatorio è affidato quasi interamente a persone che non fanno parte del gruppo. Il coinvolgimento delle maggiori forze produttive e delle realtà associative del territorio è stato enormemente realizzato e rappresenta uno dei grandi successi della Manifestazione. La sera della Domenica delle Palme, al termine della Via Crucis ci sono circa cento persone che lavorano con orgoglio ed entusiasmo, per riportare Ravello alla normalità.

Mi sia consentito, adesso, una considerazione: con tutto il rispetto per i componenti il direttivo de La Ribalta, ritengo che il destino della Via Crucis non spetta a loro deciderlo, ma a quanti, negli anni, senza risparmio di energie, hanno reso possibile questo sogno. Oggi, chi dirige il gruppo non può ritenersi proprietario di certi valori, ma deve considerarsi un semplice custode, per cui non può farne quello che più gli conviene.

Infine, voglio rivolgermi a tutti coloro i quali reggono le sorti del sodalizio: se proprio non siete in grado di organizzare la Manifestazione, visto che avete dovuto rinunciare anche alla commedia di Natale, prendete coscienza dei vostri limiti; se veramente volete il bene de La Ribalta e della Via Crucis, non vi resta altro da fare che rassegnare le dimissioni, diversamente passerete alla storia come quelli che hanno distrutto e non come quelli che hanno costruito.

 

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