Lettere alla redazioneMangiare la carne rossa non fa male: siamo al terrorismo mediatico?

Mangiare la carne rossa non fa male: siamo al terrorismo mediatico?

Inserito da (redazionelda), giovedì 29 ottobre 2015 12:18:00

Ha decisamente rimpinguato il dibattito dell'attualità l'intervento dell'Organizzazione Mondiale della Sanità riguardo il consumo di carne lavorata. Un allarme (molto ma molto forzato) che si è ripetuto nelle ultime ore persino con l'annuncio dell'investigazione che sarà avviata l'anno prossimo dall'IARC, l'agenzia dell'OMS per la ricerca contro il cancro che si occuperà del caffè. Riceviamo e pubblichiamo volentieri alcune considerazioni giunte in redazione da Mario Apicella, studente di Maiori in Farmacia presso l'Università degli Studi di Salerno.

 

Gentile Direttore,

cerchiamo di sfatare questo mito: purtroppo siamo sempre più bombardati da quello che io chiamo "Terrorismo Mediatico"! Le notizie con le quali la televisione ci bombarda sono sempre filtrate e rese il più possibile fonte di ascolti e allarmismi. Una donna viene molestata per strada da una banda di immigrati mentre passeggiava per le vie di Roma? Nella la settimana successiva 200 donne verranno molestate.

Donna uccisa dal marito perché geloso? Per una uccisa altre 20 diventeranno martiri.

Queste cose accadono, sfortunatamente, tutti i giorni. Ma solo la notizia "che fa notizia" viene catapultata al pubblico televisivo. Stessa cosa per quanto riguarda la questione "Carni Rosse".

Da anni si conosce il rischio che si corre mangiando carne rossa in maniera eccessiva, anche se usando l'espressione "la carne rossa fa male" sembra abbastanza riduttivo. Sicuramente stilare un rapporto sulla carne quando nel mondo cresce sempre di più il numero di persone che si convertono al vegetariano, vegano e addirittura crudismo, mi sembra una strana coincidenza. Sicuramente non voglio assolutamente mettere in dubbio la buona fede con la quale è stato stilato questo rapporto da parte dell'OMS, ma a volte ragionare dal punto di vista del cattivo di turno può far riflettere, l'importante è non appropriarsi di questi pensieri. Fatta questa piccola premessa passiamo al discorso scientifico.

La carne rossa non fa male. Fa male qualsiasi cosa che viene cotta attraverso temperature elevate:
- fa male biscottare il pane, riscaldare troppo il latte (reazione di Maillard);
- fa male il fritto con oli che raggiungono il cosiddetto "punto di fumo";
- fa male la pizza bruciacchiata (formazione di IPA sempre cancerogeni);
- fa male la carne cotta eccessivamente (sprigionamento di nitrosammine);
- fa male l'insaccato se trattato con nitriti e nitrati sempre cancerogeni (quelli che rendono la carne perennemente rossa e conservabile più a lungo).

Detto questo non lasciamoci prendere dal panico e di sicuro non dobbiamo buttare via l'olio, bisticciare con il macellaio o non lasciare che si formi quella tanto buona crosta al pane. Le persone devono essere adeguatamente informate. La promozione alla salute spetta sicuramente allo Stato, alla Regione e alle Aziende Sanitarie locali che perennemente ci dicono cosa è consigliato fare e cosa no. Ma la migliore fonte di comunicazione, informazione e formazione riguardo alla salute spetta sicuramente agli operatori sanitari (medici, farmacisti....). Tutto questo non succederebbe se l'educazione sanitaria funzionasse come dovrebbe e sicuramente non si creerebbe confusione e paura. La carne va mangiata, ma con moderazione. Il fritto può essere mangiato, ma con equilibrio. Cosa migliore è affiancare a questi accorgimenti adeguati stili di vita e tanta attività fisica.
Siate liberi di diventare vegetariani, vegani o altro. Ma la nostra "Dieta Mediterranea" è l'unica ad essere stata riconosciuta dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità. Coincidenze? Non credo!

Sicuramente le mie parole, inserite in un contesto di discussione globale, andranno disperse al vento. Ma posso essere certo che la vecchietta che andrà a fare la spesa solo per oggi farà attenzione a non mangiare la bistecchina: da domani tutto ritornerà come prima....in fondo domani è un altro "forno".

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