Lettere alla redazioneMaiori, parla Salvatore Della Pace: «Io aggredito da medico perché testimone scomodo»

Maiori, parla Salvatore Della Pace: «Io aggredito da medico perché testimone scomodo»

Inserito da (redazionelda), venerdì 11 maggio 2018 11:50:16

Riceviamo e pubblichiamo nota a firma del dottor Salvatore Della Pace, il commercialista coinvolto, martedì scorso, in un alterco con il dottor Maurizio Coppola, nei pressi dei locali sanitari di Via Pedamentina, a Maiori. I fatti sono stati raccontati dal Vescovado ma Della Pace, già sindaco di Maiori, tiene a descrivere l'accaduto (naturalmente dalla propria parte) a tutela della sua onorabilità, affermando di essere stato aggredito dal medico col quale, da tempo, non corre buon sangue per le ragioni che rivela. Si attende anche replica del Coppola a garanzia di equità ma soprattutto di neutralità di questo giornale che racconta i fatti. Dopo le denunce di parte saranno i giudici a stabilire torti e ragioni.

Gentile Direttore,

Leggo su "Il Vescovado" l'articolo pubblicato l'8 Maggio scorso: "Calci e pugni all'ambulatorio ASL tra medico e commercialista. Intervengono i Carabinieri". Mi chiamo Salvatore Della Pace, il famoso "commercialista". Il sanitario è Maurizio Coppola. L'ASL non c'entra nulla. E nemmeno i velati sospetti sulla mia integrità morale.

L'8 Maggio ho solo avuto il torto di attraversare più volte la strada pubblica che da Via Pedamentina porta al locale messo a disposizione dal Comune per accudire gli animali randagi. Ed io, nella mattinata, avevo proprio recuperato una cucciolata affamata che ivi andavo a depositare. Il sanitario mi apposta nella strettoia che precede la scalinata che porta al locale, fuori dall'ASL. Ivi fermo, lui mi offende. Replico a voce. Eravamo soli, nessuno ci vedeva od udiva. Le nostre comuni repliche sarebbero rimaste inascoltate se egli non avesse proseguito. Egli infatti, nell'assenza di testimoni, mi aggredisce fisicamente. Lo schivo e torno indietro. Mi segue e quando intravede alcuni suoi colleghi, dà disposizione di chiamare i Carabinieri. Ma la sua versione è poco credibile: lui è un uomo tozzo e molto più giovane dei miei 70 anni. Io anziano e secco come un chiodo. Come avrei fatto ad aggredirlo? Completa la sceneggiata con la notizia ai giornali in cui riporta l'ennesimo certificato medico ed i soliti testimoni. Dico questo, perché già nel Giugno 2015 il sanitario mi querelò per un'aggressione, presentando certificato medico e testimone. La Giustizia fece il suo corso: il PM propose l'archiviazione ed il GIP la convalidò, perché non era possibile sostenere l'accusa in giudizio.

In questa triste vicenda, non c'entra nulla il contenzioso in atto per il pagamento delle mie prestazioni professionali. Il sanitario cerca di screditarmi semplicemente perché io, come persona informata dei fatti, ho deposto innanzi all'Autorità giudiziaria, riportando la semplice verità da me conosciuta sulla triste vicenda dell'eredità dell'anziana donna di Maiori, per la quale il sanitario è imputato per falso in atto pubblico in concorso con altri e per appropriazione indebita. Ecco perché egli continuamente tenta di screditarmi, ma io non ho paura dei suoi metodi. Termino qui, stimato Direttore. So già che il sanitario inventerà altri espedienti. Io sarei curioso solo di capire come ha fatto, pur essendo in servizio, ad organizzare, fuori dalla sede ASL sulla pubblica via, questa misera sceneggiata. A rettifica dell'articolo, chiedo che la presente venga pubblicata su "Il Vescovado". Auguro a Lei e alla redazione buon lavoro.

Salvatore Della Pace

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