Lettere alla redazioneA ognuno la sua Via Crucis?

A ognuno la sua Via Crucis?

Inserito da (redazionelda), martedì 31 marzo 2015 09:42:34

Riceviamo e pubblichiamo lettera a firma del dottor Nicola Mammato di Maiori circa il nuovo itinerario scelto quest'anno per la tradizionale Via Crucis del Venerdì Santo, momento tanto caro ai Maioresi. Di seguito il testo.

Gentilissimo Direttore,

ancora una volta chiedo ospitalità al suo giornale per esprimere, questa volta, una mia breve riflessione riguardo la Via Crucis che si terrà a Maiori il Venerdì Santo.

Solo ieri ho appreso, restando alquanto perplesso, che quest'anno il momento di raccoglimento e preghiera non si svolgerà come da tradizione partendo dal convento di San Francesco, bensì dalla Collegiata per dirigersi alla Chiesa del Rosario e ritornare alla Collegiata.

Da circa due anni, da quando è stato eletto Papa, Francesco, non fa altro che predicare concordia, serenità, pace e condivisione.

Ora mi chiedo: perché escludere la comunità francescana, presente da secoli sul nostro territorio e che tanto ha dato e tanto continua a dare ai tanti fedeli che la frequentano?

Perché la Chiesa del Rosario è diventata il centro dell'universo?

Perché l'Associazione Culturale dei Battenti che anima in maniera solenne questa funzione non ha detto niente?

Perché l'Amministrazione se ne sta in silenzio?

Io una risposta me la sono data.

Si tratta del "capriccio" di pochi per colpire altri.

Ricordo a me stesso che la Chiesa non è da intendersi quale mero edificio (sembra che ne sia rimasto soltanto uno) ma l'intera comunità e quindi anche quella francescana, che ne fa parte a pieno titolo, merita di avere un momento di partecipazione, altrimenti può sembrare che si voglia privilegiare la "cultura dello scarto" e non della "condivisione".

Ristabiliamo il percorso tradizionale della "Via Crucis" e con concordia, serenità e pace ci apprestiamo a vivere una Santa Pasqua. Includiamo e non escludiamo!

Ne approfitto per fare tanti auguri a Lei, alla sua redazione e a tutti i lettori.

Grazie.

Nicola Mammato

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