Eventi e SpettacoliTributo a Guglielmo Del Pizzo, a suonare con i Love Men sono state le corde del cuore /VIDEO

Tributo a Guglielmo Del Pizzo, a suonare con i Love Men sono state le corde del cuore /VIDEO

Inserito da Stefano Amato (redazionelda), domenica 22 marzo 2015 13:41:04

di Stefano Amato

In una Ravello che ancora stenta a lasciare i ritmi sopiti dell'inverno, la folla che ieri sera ha gremito l'Auditorium, in un un contrasto solo apparente di entusiasmo e compostezza, ha segnato d'un colpo un emozionante avvio alla primavera.

Il ritorno sulla scena dei "Love Men", in una serata - tributo dedicata a Guglielmo Del Pizzo, indimenticabile componente della band, ha scatenato in me quel raro sentimento di nostalgia di un'epoca mai vissuta, eppure già accarezzata nel tempo meraviglioso della mia adolescenza.

Quando sognavo di diventare un chitarrista, infatti, restavo puntualmente colpito dai racconti di Marco Parente - già all'epoca un vero talento - che rispolverava le mitiche esperienze vissute dal papà, Silio, con quel gruppo di giovani musicisti che dalla Costa d'Amalfi avevano traghettato il successo verso il pubblico d'elite delle grandi navi.

Insieme ad una musica di altissimo livello e al ricordo commovente di Guglielmo, i protagonisti della serata hanno dato ai presenti il potere di toccare con mano l'immagine viva e suadente della Costiera degli anni '60 e 70', in cui l'arte e la musica imprimevano emozioni nei famosi locali dell'epoca, tra cui l'Hotel Luna, la Grotta di Masaniello e il Garden Bar, solo per citarne alcuni.

Sulla scia di queste vibranti sensazioni, un momento di pura bellezza si è avuto con il pezzo intitolato "Al Garden Bar", composto, nel testo e nelle note, dal grande Enzo Del Pizzo, autentico artista della nostra terra. Mentre lui cantava, nella mente di tutti il panorama mozzafiato delle serate ravellesi si intrecciava con la melodia romantica di un trend musicale che ha fatto la storia e che, grazie ai "Love Men", ha lasciato una traccia perenne anche qui in Costiera.

Così, l'Auditorium è stato pervaso da una duplice emozione: quella dei giovani, che sono entrati in diretto contatto con una meravigliosa epoca mai vissuta, e, soprattutto, quella dei più adulti, che hanno ripercorso lungo il filo dei ricordi la magia di un'indimenticabile giovinezza.

In una sorta di gradazione emozionale, un incredibile pathos si è raggiunto, poi, con la declamazione dei versi scritti e recitati dallo stesso Enzo, in cui la poesia e la memoria si sono confuse per restituire un'impareggiabile ricordo del "Piccolo Grande Uomo", ormai divenuto un esempio vero per le diverse generazioni.

Ancora, con un collegamento via Skype, l'intervento di Eddie Oliva dalla Svezia ha completato il quadro del fantastico evento, affidando una sua personale creazione alla bellissima voce di Nuccia Paolillo.

Infine, la grande musica, interpretata con maestria dai talenti del gruppo (Pietro Pinto alla batteria, Bruno Fraulo al pianoforte e alle tastiere, Andrea Colonnese al basso, Silio Parente e Cherubino Fariello alle chitarre e Marco Parente all'organo e alle tastiere), è stata la protagonista assoluta di una serata memorabile, lasciando nell'anima un tripudio di sincera ammirazione e gratitudine nei confronti di tutti coloro che ne hanno scolpito una perfetta manifestazione.

Guarda video in basso

Galleria Fotografica

Galleria Video