"Tra pratica e rito" è il titolo della mostra dell'artista ceramista Wanda Fiscina che sabato 19 dicembre sarà inaugurata a Scala nella Cripta del Purgatorio del Duomo di San Lorenzo. Il vernissage (ore 17) è il primo degli appuntamenti della "Incantesimi -2".

Lo splendido ambiente, risalente presumibilmente al XII secolo ma sorto nel 987 in occasione dell'innalzamento di Scala a sede vescovile, custodisce colonne e capitelli medioevali, nonché pregevoli elementi marmorei capaci di fare da contorno ideale e gioioso alle variopinte forme plastiche della Fiscina che accendono di rossi incandescenti, di gialli intensi, di verde ramina, di colori luminescenti, fino alle tonalità naturali, grezze, materiche, le severe mura del sacello. L'intento è provocare allo spettatore un'emozione, uno shock visivo, includerlo nell'opera, sollecitandone la memoria impregnata di archetipi classici, di cultura mediterranea, di riferimenti ancestrali. L'esposizione è curata dalla dottoressa Maria Giovanna Sessa mentre la brochure di presentazione dal soprintendente Francesco Prosperetti.

Così l'abile ceramista salernitana preme l'acceleratore cromatico sui piatti, sui vasi di varie forme e dimensioni che occultano il mistero, l'ignoto, come il corpo femminile a cui si riferiscono, fino a raggiungere le tonalità delicate delle Milytte, ancelle della dea orientale della fertilità e la naturalezza delle forme di pane e degli elementi di Eolo, installazione in terracotta acroma illuminata da esigue macchie di colore. Indubbiamente, dopo il recupero architettonico e questa prima esaltante esperienza estetica l'antica cripta potrà essere destinata in maniera permanente a spazio allestitivo per mostre di arte contemporanea poiché il pregio storico ed architettonico dell'edificio viene esaltato dall' inedito confronto con le espressioni dei nuovi linguaggi contemporanei.

www.wandafiscina.it