Eventi e Spettacoli"Minori, Schermi d'Arte 2020": 29-31 luglio tributi a Federico Fellini, Alberto Sordi e Giuliano Montaldo

"Minori, Schermi d'Arte 2020": 29-31 luglio tributi a Federico Fellini, Alberto Sordi e Giuliano Montaldo

La terza edizione della rassegna cinematografica organizzata dal Comune di Minori, per la direzione di Paolo Spirito

Inserito da (redazionelda), venerdì 26 giugno 2020 11:03:29

La terza edizione della rassegna cinematografica "Minori, Schermi d'Arte 2020", organizzata dal Comune di Minori, per la direzione di Paolo Spirito, cade nell'anno in cui si celebrano due importantissimi centenari nella storia del cinema: Federico Fellini e Alberto Sordi che a Minori saranno ricordati da due stupendi film di Fabrizio Corallo e di Ettore Scola e da un altrettanto avvincente libro di Italo Moscati.

 

Il loro cinema vive e vivrà per sempre nell'affetto del pubblico e nell'esegesi critica come altissima testimonianza del talento innato nel raccontare, sublimare, eternare la commedia umana dei sogni e delle passioni degli Italiani del XX secolo.

Infine un affettuoso e doveroso tribute al decano dei registi italiani, Giuliano Montaldo, novant'anni portati con entusiasmo e voglia di fare ancora Cinema, questa volta in veste di Attore nel bellissimo film di Francesci Bruni "Tutto quello che vuoi" del 2017, uno dei migliori film italiani degli ultimi tempi che fa riflettere, mentre si ride e ci si commuove. Con un linguaggio narrativo fresco e profondo, pieno di attenzione a dettagli tanto importanti quanto trattenuti, per non scivolare nella retorica o nella patetica macchiettistica, Bruni rappresenta l' incontro e l'inevitabile confronto, tra un ragazzo ventiduenne coatto, trasteverino, ignorante e senza programmi e un ottantacinquenne poeta, ormai dimenticato, con un ricco passato di rapporti umani, culturali ed esperienze belliche, che nella mente si è offuscato e allontanato oltre che per solitudine per un morbo di Alzheimer incipiente.

Il programma

 

Mercoledì 29 luglio, ore 21.30

TRIBUTE TO ALBERTO SORDI (1920-2020)

"Siamo tutti Alberto Sordi", di Fabrizio Corallo, Italia, 2020, durat 75', prodotto dalla Surf Film, Dean Film, Sky Arte e La7.

 

Nel centenario della nascita di Alberto Sordi (1920-2020) il film indaga a fondo nella vita umana e professionale di un'icona del cinema contemporaneo italiano, che ne analizza la poetica, il talento, la maschera. E lo fa in modo corale, coinvolgendo tutti i big del cinema che hanno lavorato con lui, o che lo hanno conosciuto da vicino. Siamo tutti Alberto Sordi? La risposta è lasciata all'osservatore. Del resto il concept di Corallo è chiaro e raffinato, molto coerente con la dialettica artistica di Albertone. La narrazione infatti si impernia sull'empatia che Sordi aveva instaurato con il suo pubblico, gli italiani, che lui con i suoi personaggi racconta e rappresenta in tutte le loro fragilità, debolezze, meschinerie, furbizie, esorcizzandole però attraverso la sua vis comica leggendaria. I suoi film sono quadri che raffigurano scene di vita quotidiana, che di volta in volta hanno riguardato tutti, senza distinzione di classe, opinione, credo o colore. Nel calderone di Albertone ci siamo finiti tutti, ci ha stigmatizzati tutti, riuscendo però a farci ridere dei nostri difetti. Quello che ne emerge è una profonda identificazione del pubblico nell'opera di questo artista. Per questo Corallo cavalca tale simbiosi raccontando, col giusto ritmo, tutti gli Alberto Sordi rimasti indelebili nella memoria collettiva, lasciando retoricamente al pubblico la risposta al suo quesito.

 

Giovedì 30 luglio, ore 18.30

TRIBUTE TO FEDERICO FELLINI (1920-2020)

"Federico Fellini cent'anni: Film, Amori, Marmi", di Italo Moscati, Castelvecchi Editore, alla presenza dell'Autore

 

Un libro stupendo questo di Italo Moscati"Federico Fellini cent'anni: film, amori, marmi", Castelvecchi Editore, in cui si è magicamente conquistati e sedotti dalla scrittura empatica di uno dei nostri maggiori critici e studiosi di Cinema, che, come pochi, riesce a ricostruire e reinventare l'universo felliniano. Definito in vario modo, narciso, malinconico, ambiguo, avido di vita vera e di corpi, Federico Fellini, fu un genio sempre pronto a nutrirsi di emozioni e di giochi, mai stanco di partorire idee, storie, suggestioni, immagini, caratteri. Nell'anno del Centenario della nascita (20 gennaio 2020) un dato forse più di altri ha caratterizzato più e meglio tutta la sua esistenza - da quando, ragazzino cresciuto a Rimini tra mare e cinema, spiava le donne prosperose, fino al momento in cui, da adulto, conquistò Roma e la fama eterna con i suoi film -: l'attaccamento viscerale alle sue creature, reali e immaginarie, tutte presenti sullo schermo, nei suoi lavori e dentro di lui.

 

A seguire

 

"Che strano chiamarsi Federico" di Ettore Scola, Italia, 2013, durata 93', con Tommaso Lazotti, Maurizio De Santis, Giulio Forges Davanzati, Emiliano De Martino, Ernesto D'Argenio, Giacomo Lazotti, Andrea Salerno, Sergio Rubini, Sergio Pierattini, Antonella Attili, Vittorio Viviani, Maria Celeste Sellitto, prodotto da Palomar, Istituto Luce Cinecittà, PayperMoon Italia, Rai Cinema, con il contributo del MiBACT.

 

Il film è un ricordo/ritratto di Federico Fellini, raccontato da Ettore Scola in occasione del ventennale della morte del grande regista. Oltre la ricchezza del cinema di Fellini-patrimonio comune al pubblico di tutto il mondo-un devoto ammiratore dell'ineguagliabile Maestro rievoca il privilegio di averlo frequentato ed essere stato testimone della sua ironia e delle sue riflessioni su "la vita che è una festa". E' il racconto della loro conoscenza al giornale ‘Marc' Aurelio' nei primi anni 50; dei loro incontri; degli amici comuni-come Maccari, Sordi, Mastroianni-; delle visite ‘di Piacere' sui set dei rispettivi film; di Cinecittà, del Teatro 5 e di altre vicinanze che hanno cementato e fatto durare nel tempo la loro amicizia. Dal suo debutto nel 1939 come giovane disegnatore, al suo quinto Oscar nel 1993, anno del suo settantesimo e ultimo compleanno, Federico viene ricordato da Ettore come un grande Pinocchio che per fortuna non è mai diventato "un bambino perbene". Un film fatto di ricordi, frammenti, momenti e impressioni sparse, ricostruiti e girati a Cinecittà, e alternati a materiali di repertorio d'epoca, scelti dagli archivi delle Teche Rai e dell'Istituto Luce.

 

Venerdì 31 luglio, ore 21.30

TRIBUTE TO GIULIANO MONTALDO

 

"Tutto quello che vuoi" di Francesco Bruni, Italia, 2017, durata 106', liberamente ispirato al romanzo del 2008 "Poco più di niente"di Cosimo Calamini,con Giuliano Montaldo, Andrea Carpenzano, Donatella Finocchiaro, Emanuele Propizio, Antonio Gerardi, Raffaella Lebboroni, Arturo Bruni, Andrea Lehotska, Carolina Pavone, Produzione IBC Movie, Distribuzione 01

 

Alessandro (Andrea Carpenzano) è un ragazzo romano di circa vent'anni, insicuro e inquieto. Orfano di madre, in perenne lotta con la vita, è alla ricerca di punti di riferimento.
Giorgio
(Giuliano Montaldo) è un anziano poeta, testimone della seconda guerra mondiale, ormai in pensione e malato di Alzheimer. La malattia neurodegenerativa cancella pian piano tutto ciò che la vita gli ha regalato, le emozioni, i ricordi, modificando anche i comportamenti, che possono apparire bizzarri. Il padre di Alessandro, stanco di vedere il figlio senza nessun obiettivo, gli trova lavoro come accompagnatore di Giorgio, che ha necessità di uscire ogni giorno. Dopo alcune resistenze, il giovane accetta di fare compagnia all'anziano. Un giorno il vecchio poeta invita il ragazzo e i suoi amici a casa per una partita di carte: in quell'istante riaffiorano in lui dei ricordi confusi su un tesoro che ha nascosto molti anni prima.Così la vita sregolata dei ragazzi si trasforma in una grande avventura alla ricerca di un misterioso tesoro. Tutti insieme partono per un lungo viaggio costellato di importanti insegnamenti sulla vita...

Tutto quello chevuoi ha vinto due Nastri d'argento, nel 2017: quello per la Migliore sceneggiatura, vinto da Francesco Bruni, e un Premio speciale, assegnato nella stessa occasione a Giuliano Montaldo.

Nel 2018, ai David di Donatello, sono arrivati altri due riconoscimento: il primo è andato nuovamente a Giuliano Montaldo in qualità di Miglior attore non protagonista. Francesco Bruni invece s'è aggiudicato il David giovani per la pellicola.

La kermesse è organizzata e promossa dal Comune di Minori, per l'indirizzo della delegata alla Cultura, Paola Mansi.

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