Eventi e SpettacoliMaiori, domenica 18 inaugurazione del Presepe monumentale. Fra’ Mimmo: «Il Presepe è rinascita»

Maiori, domenica 18 inaugurazione del Presepe monumentale. Fra’ Mimmo: «Il Presepe è rinascita»

Inserito da (ilvescovado), venerdì 16 dicembre 2016 18:36:13

di Maria Abate

Dopo il successo riscosso alla cerimonia d'apertura del 4 dicembre scorso, la Mostra d'arte Presepiale Maiorese si arricchisce di una nuova opera: il presepe monumentale realizzato da tutti i soci dell'Associazione Presepiale Città di Maiori. L'appuntamento è per domenica 18 dicembre nella Chiesa del Convento di San Francesco di Maiori, alle 18, dopo la Santa Messa solenne. Il presepe, in stile 700 napoletano, sarà visitabile fino al 15 gennaio, dalle 9 alle 12,30 e dalle 16 alle 20,30 nei giorni feriali, e fino alle 22 tutti i sabati e le domeniche, insieme agli altri lavori esposti.

Per l'occasione abbiamo pensato di intervistare fra' Domenico Dolgetta, nuovo superiore del Convento San Francesco, che - ci ha confermato - da mesi segue con gioia i lavori di allestimento della Mostra.

Cosa l'ha maggiormente colpita nel vedere tante persone affaccendarsi per dar vita ad un'opera così sacra qual è il presepe?

«Mi ha colpito la passione di questi giovani nel dar vita al Presepe. La mostra è la conclusione del progetto e del lavoro di mesi... credo che questi ragazzi abbiano già in mente idee per il prossimo Natale, ne sono certo. Ho potuto percepire l'amore nel costruire quest'opera meravigliosa, l'attenzione anche ad ogni più piccolo dettaglio».

Che cosa rappresenta e cosa dovrebbe rappresentare il presepe per i cattolici?

«Chi può dirlo meglio di San Francesco? Egli, nell'allestire il primo presepe della storia, ha voluto ricercare il Signore attraverso un segno concreto che desse testimonianza della sua parola. Il Presepe, dunque, è rinascita insieme a Gesù, quella rinascita interiore che dovremmo ricercare per dare il meglio di noi stessi e "testimoniare" ogni giorno la verità con le parole e con i fatti.

Cosa ne pensa di questa sinergia tra laici e Chiesa?

«Credo che la motivazione principale che unisce i soci dell'Associazione sia la fede. Questo impegno nel migliorarsi sempre di più a livello tecnico rispecchia il sentimento di persone che credono. Vedo giovani che si avvicinano alla fede grazie alle opere che compiono, come il presepe. È sintomo di forte speranza questo. E la speranza, insieme alla fede e alla carità è una virtù teologale».

In qualità di nuovo superiore del Convento, come può descrivere questa esperienza?

«Mi sono sentito accolto benissimo dalla comunità maiorese, in modo particolare dai giovani, che esprimono il calore tipico di tutti gli abitanti della Costiera. Per me questa è un'esperienza bellissima: ogni giorno scopro qualcosa di nuovo. I maioresi sono un popolo di Dio, molto devoto alla Madonna. E la Madonna è protettrice dell'Ordine dei frati francescani».

Quale messaggio vuole lasciare ai concittadini in vista delle festività natalizie?

«Non solo l'augurio di un Santo Natale, ma anche quello che ogni uomo si apra alla speranza per ricevere il calore di Gesù che nasce e costruire un futuro migliore attraverso le opere di tutti i giorni».

(Foto: Presepe Monumentale 2015. Credits: Salvatore Guadagno)

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