Eventi e Spettacoli"Il cuore di Gino Bartali" nel libro di Oliviero Beha stasera a Cetara

"Il cuore di Gino Bartali" nel libro di Oliviero Beha stasera a Cetara

Inserito da (redazionelda), martedì 23 giugno 2015 10:34:53

Stasera, martedì 23 giugno, appuntamento a Cetara per la nona edizione di ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo. Alle 20 e 30, in piazza San Francesco, il sindaco Secondo Squizzato e l'editore Arturo Bascetta conferiranno la penna d'oro dei 25 anni di attività della Casa editrice avellinese ABE allo scrittore e giornalista Oliviero Beha per i suoi meriti culturali. La serata sarà anche l'occasione di presentazione di "Un cuore in fuga", il libro edito da Piemme che lo scrittore Beha ha dedicato a Gino Bartali.

C'è un uomo solo «al comando di se stesso» che pedala lungo la via per Assisi. Non è un pellegrino, benché abbia fede. Non è un semplice ciclista, perché il suo «naso triste come una salita» è stato per anni l'incarnazione stessa del ciclismo. Ma questa volta Gino Bartali non corre per nessuna coppa, per nessun titolo. Siamo nell'inverno del 1943 e combatte la sua guerra. Corre per salvare vite umane. Dopo i fasti del Giro e del Tour, conquistati contro il Regime, è iniziata tutta un'altra storia anche per lui. Una storia di coraggio e orrore, di eroismo e follia.Mentre le leggi razziali vengono applicate con brutalità in Europa, circa quindicimila ebrei raggiungono l'Italia per trovare rifugio. È allora che il campione diventa una sorta di staffetta al servizio della rete clandestina Delasem.

«Se ti scoprono, ti fucilano», gli dice il Cardinale Dalla Costa nell'affidargli l'incarico. Ma Gino non si ferma. Finge di allenarsi, e in realtà trasporta documenti falsi, celati nei tubi del sellino e del manubrio. Migliaia di chilometri percorsi avanti e indietro da Firenze, per consegnare nuove identità alle famiglie ricercate con feroce determinazione dai fascisti della Rsi e dai nazisti. Sono più di ottocento gli ebrei che hanno avuta salva la vita grazie al valore silenzioso di un grande del novecento.Passano gli anni, la guerra finisce e di nuovo, in una torrida estate che si fa di ghiaccio sul leggendario Izoard, c'è un uomo solo che pedala.

Per vincere il suo secondo Tour, dieci anni dopo il primo, ma anche questa volta per qualcosa d'altro, per molto di più: per scacciare un fantasma che si chiama guerra civile.Bartali corre, più forte di tutti, nell'agonismo estremo della sua anima, sulle strade impolverate e sulle pagine di questa storia che ci restituisce un personaggio vero, lontano dai luoghi comuni che l'hanno etichettato troppo spesso solo come il rivale eterno di Coppi il Campionissimo, quasi fosse il figlio di un dio minore.

«Gli è tutto da rifare» diceva; e forse il senso autentico era che sarebbe stato pronto a rifare tutto, in ogni momento, a cominciare da quelle corse clandestine. Senza dire una parola. Un cuore in fuga, che custodisce un grande segreto che Oliviero Beha, già giornalista di Paese Sera e Tuttosport, inviato di Repubblica, editorialista oggi de Il fatto quotidiano,autore e conduttore di «Radio Zorro», «Radio a colori», «Va' pensiero», del più recente «Brontolo» su Rai3, scrittore, saggista, poeta edrammaturgo,svelerà stimolato dagli interventi di Marcello Napoli de Il Mattino.

Le note della fisarmonica di Alfonso Lembo e del mandolino di Rino Ruocco sottolineeranno musicalmente la serata, organizzata in collaborazione con il Comune di Cetara, l'Hotel Cetus, i Lions Club Salerno Hippocratica Civitas, ABE edizioni, la Pro Loco di Cetara.

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