Eventi e SpettacoliAgerola intitola piazzale al partigiano Renato Florio

Agerola intitola piazzale al partigiano Renato Florio

Inserito da (redazionelda), giovedì 23 aprile 2015 16:46:22

In occasione del settantesimo anniversario della Liberazione, ad Agerola, verrà intitolato un piazzale a Renato Florio, agerolino, comandante "Napoli" della brigata partigiana SAP "Bedin".

L'appuntamento è alle 9,30 di venerdì 24 aprile, presso il Centro polifunzionale "Monsignore Andrea Gallo", per lo scoprimento di un monumento commemorativo ad opera dell'architetto Andrea Florio.

Alle 10, poi, il convegno intitolato "La memoria batte nel cuore del futuro", moderato dal giornalista de Il Mattino Antonio Manzo. Interverranno il colonnello Renato Florio e Carmela Florio, nipote e figlia del partigiano; Antonio Amoretti, presidente dell'ANPI e Francesco Soverina, presidente dell'ICSR. A trarre le conclusioni Luca Mascolo, sindaco di Agerola, e Gioacchino Alfano, sottosegretario di Stato alla difesa.

Durante la cerimonia si esibirà l'orchestra dell'Istituto Comprensivo "Di Giacomo - De Nicola".

L'obiettivo della manifestazione è quello di rinnovare nei cittadini il legame forte con la storia ed i valori più autentici del territorio, così eroicamente incarnati nella vicenda umana di Renato Florio.

Renato Florio nacque ad Agerola il 2 dicembre 1917, secondogenito di cinque fratelli. Nel 1922 la famiglia si trasferì a S. Maria Capua Vetere per motivi di lavoro. Dopo aver espletato il servizio militare dal 1937 al 1939, egli fu richiamato alle armi nel 1941 per esigenze di carattere eccezionale, legate all'evento bellico in corso, ed inviato presso 15° Reggimento Genio di Chiavari, ove rimase fino all'8 settembre 1943. Dopo essere riuscito, in un primo momento, a sfuggire alle retate naziste causate dalla firma dell'armistizio, fu arrestato dai tedeschi e condotto presso il cimitero di Genova per essere fucilato, insieme ad altri soldati. Si salvò fingendosi morto e, sebbene ferito, riuscì a nascondersi su un albero di cipresso. Aiutato da alcune donne, si mise in contatto con i maggiori rappresentanti del C.L.N. della zona e, nell'aprile del 1944, decise di partecipare attivamente alla lotta partigiana entrando a far parte della "Brigata SAP Bedin" di Lumarzo, con il nome di battaglia "Napoli". Immediatamente distintosi per le notevoli capacità militari e per le spiccate qualità umane, Renato Florio fu nominato comandante della Brigata Bedin. Il 24 aprile del 1945, durante le ultime concitate fasi della guerra di liberazione, mentre alla guida dei suoi uomini, in ossequio agli ordini ricevuti dagli alti comandi partigiani, stava convergendo dalle montagne circostanti verso Genova al fine di ostacolare e contrastare la marcia delle truppe nazifasciste, venne accidentalmente colpito a morte, insieme ad altri quattro partigiani, dal fuoco amico di aerei delle Forze Alleate, impegnate dal cielo nella stessa attività di contrasto alle armate tedesche e fasciste.

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