Economia e TurismoIl 'Sentiero dei Limoni': tra Maiori e Minori un paesaggio incantato, da piccolo mondo antico

Il 'Sentiero dei Limoni': tra Maiori e Minori un paesaggio incantato, da piccolo mondo antico

Inserito da (ilvescovado), martedì 24 maggio 2016 22:02:16

Un itinerario da prendere con il cuore e la mente, un percorso in cui a regnare è lo "sfusato amalfitano". È il Sentiero dei Limoni, che da Maiori giunge fino a Minori passando per suggestivi vicoletti antichi che riportano quasi indietro nel tempo. Dalla Collegiata di Santa Maria a Mare ci si inoltra nella tipica vegetazione mediterranea, che diradandosi porta fino a Minori, presso il villaggio Torre, la cui strada inaugurata di recente (nel dicembre del 2015) ci permette di gustare al meglio il percorso. Il Sentiero dei limoni era l'unico collegamento tra Minori e Maiori, in alternativa al mare, prima della costruzione della statale Amalfitana. Lo percorrevano con pazienza le "formichelle" affaticate dalle ceste profumate che portavano in spalla.

Ci inoltriamo nel Corso Reginna, fino a Via Pedamentina e Via Vena costeggiando i giardini settecenteschi disegnati a croce di Malta di Palazzo Mezzacapo, sede del Municipio. Si giunge, così, alla Collegiata di S. Maria a Mare, il cui nome ha origine dalla statua che nell'anno 1200 venne ritrovata sulla spiaggia di Maiori; un monumento da visitare, insieme all'annesso Museo di arte sacra. Con il tratto panoramico di Via San Giuseppe, che getta sul panoramico Vallone San Francesco, si conclude la parte del Sentiero dei Limoni afferente al Comune di Maiori. Si inizia quindi a scendere, tra limoneti e case bianche sparse al sole, mentre alcuni cortili fra le case restano a ricordarci quando ci si riuniva tutti insieme per far festa. S'intravede già Minori, con il molo di attracco, Torre Paradiso ed il cimitero.

Si inizia a percorrere via Torre, attraverso un viale alberato di oleandri, dove i limoni sembrano affacciarsi dai pergolati. Alla nostra sinistra una muraglia ad arco a ricordo della "torretta" di avvistamento, da cui forse deriva il toponimo Torre. Passando per il centro del villaggio ci troviamo sotto un porticato dove una piccola edicola votiva dedicata al Beato Bartolo Longo si fa espressione della fede dei suoi abitanti. E dopo la via stretta ed il piccolo cortile ci troviamo su uno dei punti più panoramici del villaggio Torre. Una piazzetta denominata belvedere Mortella si affaccia in modo prepotente su Minori, con la basilica di S. Trofimena in primo piano ed il suo campanile. La Costa d'Amalfi ci appare in tutta la sua bellezza: in alto Ravello e le montagne di Scala e Agerola mentre di fronte Atrani e Amalfi. Quindi si giunge alla Chiesa dedicata a S. Michele Arcangelo. La data di fondazione è incerta, ma è certamente più antica del 936. All'interno presenta una sola navata rettangolare, l'altare è coperto da due archi a sesto acuto sorretti da 4 colonnine tortili con una sorta di capitelli corinzi. Una fontanella ed una panchina, sotto un grande platano, sembrano voler coprire la facciata della Chiesa.

Durante la discesa, a sinistra, incontriamo l'atrio dell'Arciconfraternita del S. Sacramento, scrigno di religiosità e di opere d'arte. Dopo il passaggio sotto il campanile ci appare a sinistra in tutto il suo splendore la basilica di S. Trofimena, da visitare assolutamente. E adesso non ci resta che inoltrarci nel centro di Minori, girare fra le sue strade e scoprire i suoi vicoletti e confondersi con gli ospitali abitanti.

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