Echi e FavilleAntonella Apicella di Maiori dottoressa in Scienze Biologiche

Antonella Apicella di Maiori dottoressa in Scienze Biologiche

Questa mattina ha discusso, da remoto - come preivsto dai protocolli per l'emergenza sanitaria - la tesi dal titolo: "Meccanismi di esocitosi di nanoparticelle"

Inserito da (redazionelda), giovedì 17 dicembre 2020 16:01:00

Auguri alla dottoressa Antonella Apicella di Maiori che oggi ha conseguito la laurea triennale in Scienze Biologiche all'Università degli Studi di Salerno. Questa mattina ha discusso, da remoto - come preivsto dai protocolli per l'emergenza sanitaria - la tesi dal titolo: "Meccanismi di esocitosi di nanoparticelle".

Nell'ultimo decennio le nanotecnologie sono state studiate e applicate in vari campi della scienza, in particolar modo in ambito medico e biologico. La progettazione e l'applicazione medica di nanoparticelle per la diagnosi e il trattamento di malattie rappresentano infatti un importante settore di ricerca attuale della nanotecnologia. Questo campo di ricerca è stato ampiamente indicato con l'appellativo di nanomedicina. Per migliorare la progettazione e aumentare l'efficacia delle nanoparticelle in ambito biomedico è essenziale comprendere come queste interagiscano con i sistemi biologici. In particolare, mentre i processi di assorbimento cellulare delle nanoparticelle sono stati ampiamente studiati, si hanno ancora poche informazioni riguardo l'esocitosi.

Questa tesi vuole dunque mettere in risalto i meccanismi di interazione tra nanoparticelle e sistemi biologici focalizzando l'attenzione sui processi di esocitosi. Questi, come quelli di endocitosi, sono meccanismi cellula-dipendenti. Dunque, data la varietà di tipi cellulari, di ambienti biologici e delle stesse nanoparticelle, ci sono molti indistinti percorsi che possono causare esocitosi. Le conoscenze riguardo questi processi, le relative funzioni cellulari e la loro dinamica saranno essenziali per poter sfruttare appieno il potenziale di nanomateriali in applicazioni mediche sia in vitro che in vivo. La ritenzione intracellulare prolungata potrebbe fornire, infatti, ad esempio, una migliore possibilità per le nanoparticelle di esercitare la funzione desiderata in modo più efficiente, o, al contrario, la tempestiva uscita di nanoparticelle da compartimenti intracellulari sarebbe altrettanto importante, in determinati casi, al fine di evitare l'insorgenza di effetti collaterali negativi.

Per la bella e brava studentessa di Maiori si conclude il primo ciclo di studi universitari, per la soddisfazione dei genitori, di papà Vincenzo e mamma Maria, che con la sorella Valentina e i nonni Antonio e Antonietta non le hanno fatto mai mancare il sostegno durante il percorso affrontato con passione e abnegazione.

E noi del Vescovado non possiamo che augurare alla dottoressa Antonella Apicella i migliori successi professionali e personali.

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