CronacaTunnel Maiori-Minori "sì" o "no": Sindaco Capone non si pronuncia, candidati Della Pace e D'Amato contrari

Tunnel Maiori-Minori "sì" o "no": Sindaco Capone non si pronuncia, candidati Della Pace e D'Amato contrari

Inserito da (redazionelda), martedì 1 settembre 2020 17:54:41

La scorsa settimana il neonato comitato "Tuteliamo la Costiera Amalfitana" aveva chiesto ai tre candidati a sindaco di Maiori Antonio Capone, Elvira D'Amato e Salvatore Della Pace di esprimere con chiarezza la personale posizione sul tanto discusso progetto del tunnel di collegamento Maiori-Minori.

«In conseguenza delle nostre sollecitazioni abbiamo registrato reazioni diversificate dei candidati a Sindaco per le elezioni comunali di Maiori» scrivono in una nota dal Comitato.

«Il Sindaco uscente non risponde; già questa è una risposta in quanto gli atti amministrativi degli ultimi 5 anni depongono per una convinta adesione alle due opere da noi contestate, tunnel e depuratore.

Salvatore Della Pace boccia il tunnel e boccia la logica delle opere pubbliche non legate ad una visione d'insieme della Costiera amalfitana».

Apprendiamo oggi, con viva soddisfazione, dalla pagina social una presa di posizione netta e definitiva della lista #maioridinuovo, guidata dalla D'Amato: "La nostra posizione, già contraria a tali interventi, si è arricchita di ulteriori preziosi contributi grazie all'incontro con il comitato "tuteliamo la costiera amalfitana" che si è tenuto ieri sera. Sosterremo il loro impegno, sosterremo le vere politiche ambientali nel nostro territorio".

Il Comitato fa sapere, inoltre di ritenere necessarie alcune puntualizzazioni per contribuire al dibattito della campagna elettorale sull'argomento.

Si pubblica integralmente parte successiva della nota diffusa dal comitato "Tuteliamo la Costiera Amalfitana":

"

  1. Un'amministrazione che subentra é nelle condizioni di libertà di bocciare qualsiasi progetto della precedente, anche con un'analisi ponderata dei costi ambientali-sociali-economici, di eventuali benefici e, in sintesi, del loro rapporto in relazione all'investimento da effettuare.
  2. I finanziamenti proposti non vanno necessariamente e supinamente accettati; rimandare indietro soldi che verrebbero investiti in maniera impropria, se non con palese inutilità di spesa, non è uno scandalo ma la concreta evidenza di possedere visione di governo e chiari indirizzi programmatici.
  3. Ove e se possibile i finanziamenti vanno ovviamente salvaguardati e reinvestiti preservando così la funzione sociale, produttiva e occupazionale dell'investimento pubblico con l'effetto moltiplicatore.

Infine ci piace ricordare a 10 anni dall'assassinio, il fulcro del programma di Angelo Vassallo quando nel primo comizio lanciò un messaggio destinato a travalicare l'apparente paradosso lessicale: "Per andare avanti bisogna tornare indietro".

Ribadiamo di conseguenza che la delicatezza del nostro territorio sotto l'aspetto idrogeologico si coniuga indissolubilmente al valore del suo paesaggio naturale, agrario e urbano riconosciuto dall'UNESCO quale Patrimonio mondiale dell'Umanità, e ne fa un unicum irripetibile, anche grazie all'opera dell'uomo, da preservare e valorizzare. Quindi auspichiamo un governo del territorio alternativo a quello rappresentato dal sistema delle grandi opere che aggrediscono il territorio e servono solo a spendere grandi cifre di denaro pubblico.

È un'idea già scritta sul territorio dalla morfologia e dalla sua storia, ove gli interventi si devono conciliare sempre con il valore urbano e paesaggistico e siano rispettosi delle leggi di conservazione anziché aggirarle in deroga o violarle".

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