CronacaTramonti, Padre Giovanni dal pulpito attacca il Sindaco sotto occhi del Vescovo /VIDEO

Don Camillo e Peppone

Tramonti, Padre Giovanni dal pulpito attacca il Sindaco sotto occhi del Vescovo /VIDEO

Il primo cittadino, prontamente intervenuto per replicare, ha minacciato querela

Inserito da (redazionelda), mercoledì 4 febbraio 2015 13:58:08

E' tornato col dente avvelenato nella ‘sua' Campinola, Padre Giovanni, che domenica scorsa, nel corso della cerimonia di insediamento del suo successore, Don Gennaro Giordano, appena presa la parola per "il passaggio delle consegne" è stato protagonista di un autentico show.

Il tutto in una chiesa gremita di fedeli, alla presenza dell'arcivescovo Orazio Soricelli, di altri prelati e del sindaco di Tramonti, Antonio Giordano, il bersaglio "preferito" del sacerdote di origine indiana.

Salutati i suoi ex parrocchiani dopo 13 anni di servizio, ricordando tutti i risultati raggiunti, Don Giovanni, trasferito ad Agerola dalla scorsa estate, è tornato nuovamente sulla questione relativa ai lavori di riqualificazione della piazzetta di Campinola, la causa che ha scatenato la definitiva rottura dei rapporti con Sindaco e Amministrazione comunale e con ogni probabilità il suo allontanamento, eterna questione definita dallo stesso impavido sacerdote "una spina nel cuore".

E la cerimoni areligiosa passa in secondo piano, trasformandosi in un vero e proprio comizio, degno del più infuocato dibattito elettorale. Dal pulpito il sacerdote non risparmia attacchi frontali al primo cittadino, seduto in prima fila, creando non pochi imbarazzi tra i fedeli, alcuni dei quali hanno finanche applaudito il loro ex parroco. Secondo quanto asserito da Don Giovanni, il Comune avrebbe negato l'evidenza in un documento scritto: fatto, questo, che non ha lasciato indifferente il primo cittadino, prontamente intervenuto per replicare e minacciare querela (il tutto ripreso dalle telecamere del Tg Tramonti - video in basso).

Ci ha dovuto pensare Don Nicola Mammato a sottrarre il microfono dalle mani di un padre Giovanni davvero a mille e riportare la calma. Una scenata da dimenticare, indegna perché svoltasi in un luogo sacro e che la Chiesa non può consentire, anzi, dovrà condannare.

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