CronacaSalerno, mazzette in cambio di appalti: 29 indagati, c'è anche il Sindaco. Arrestato ex assessore Nino Savastano

Salerno, mazzette in cambio di appalti: 29 indagati, c'è anche il Sindaco. Arrestato ex assessore Nino Savastano

Gli indagati devono rispondere, a vario titolo, per associazione a delinquere, turbata libertà degli incanti e della scelta del contraente, induzione indebita a dare e promettere utilità, corruzione

Inserito da (redazionelda), lunedì 11 ottobre 2021 10:27:47

Mazzette e appalti: blitz questa mattina degli uomini della Squadra Mobile a Salerno, nell'ambito di una delicata inchiesta, iniziata due anni fa, condotta dalla locale Procura della Repubblica.

Nel mirino reati contro la pubblica amministrazione e manipolazione di appalti pubblici per la gestione e manutenzione del patrimonio cittadino. In tutto 29 gli indagati, compresi presidenti di società cooperative sociali e pubblici ufficiali e anche il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli: dieci le ordinanze di custodia cautelare disposte dal gip del Tribunale di Salerno.

In carcere è finito Fiorenzo Zoccola, presidente di una cooperativa sociale nonché gestore di fatto di diverse altre cooperative che avevano in gestione la manutenzione ordinaria e conservativa del patrimonio del Comune di Salerno, mentre ai domiciliari Nino Savastano, consigliere regionale ed ex assessore alle politiche sociali del Comune di Salerno, Luca Caselli, dirigente del settore ambiente del Comune di Salerno, nonché del divieto di dimora nel Comune di Salerno nei confronti degli imprenditori di fatto titolari delle cooperative, per reati di associazione a delinquere finalizzata alla turbata libertà degli incanti inerenti l'aggiudicazione dei predetti appalti.

 

Per Zoccola e Savastano il reato contestato è anche di corruzione elettorale in riferimento alle elezioni regionali del 2020. L'indagine che ha visto al lavoro il procuratore Giuseppe Borrelli e il pm Cannavale ha focalizzato l'attenzione anche sulla gara del 2020. L'interruzione del bando che ha fatto seguito a delle perquisizioni, destò preoccupazione tra i componenti delle cooperative che erano riusciti ad essere pagati e ad andare oltre la proroga facendo includere i servizi che svolgevano in attività essenziali durante il lockdown.

Nell'inchiesta c'è anche la denuncia di Mimmo Ventura il consigliere comunale ex deluchiano che alle recenti elezioni amministrative in contrasto con l'attuale amministrazione ha deciso di passare all'opposizione risultando ora eletto nella lista di fratelli d'Italia.

Risultano indagati tra gli altri anche il Sindaco Vincenzo Napoli e Felice Marotta, ex dirigente comunale, oggi in pensione e da sempre uomo di fiducia di Vincenzo De Luca e l'ex presidente di Salerno Pulita. Le accuse sono reati di associazione a delinquere finalizzata alla turbata libertà degli incanti inerenti l'aggiudicazione delle gare. Gare sulle quali aveva messo gli occhi anche l'Anac che già nel 2019, aveva segnalato l'irregolarità delle procedure che frazionavano i singoli appalti. Gli indagati devono rispondere, a vario titolo, per associazione a delinquere, turbata libertà degli incanti e della scelta del contraente, induzione indebita a dare e promettere utilità, corruzione.

I NOMI DEGLI INDAGATI

1) CASELLI Luca, 2) SENATORE Marcello 3) MANDOLA Ciro, 4) ZOCCOLA Fiorenzo, 5) CIOTTA MARCELLO, 6) FRANCESE Davide, 7) CITRO Dario Renato 8) LANDI Vincenzo 9) MINELLI Davide, 10) MOSCA Maria Grazia 11) STOMPANATO Patrizio 12) GIORGIO Lucia, 13) MEO Mauro, 14) ZOCCOLA Gerardo 15) MAROTTA Felice 16) FERRARO Antonio 17) NAPOLI Vicenzo 18) CIAPARRONE Ugo, 19) SAVASTANO Giovanni, 20) GARGIULO Daniele, 21) SOGLIA Pasquale, 22) ROMEO Giuseppe, 23) SBOZZA Rosaria, 24) NAUTILI Luciano, 25) TREZZA Giuseppe, 26) ZOCCOLA Honeylet 27) CATANZANO Giovanna 28) ZOCCOLA Pio, 29) ZOCCOLA Emanuele.

 

La nota a firma dell'avvocato Cecchino Cacciatore, legale del Sindaco di Salerno, arch. Vincenzo Napoli.

Il mio assistito apprende da notizie diffuse e divulgate nella giornata odierna da testate giornalistiche di essere sottoposto ad indagini da parte dell'autorità giudiziaria salernitana.
L'accusa riguarderebbe un suo presunto coinvolgimento per l'affidamento di un servizio di lavaggio delle strade.
In verità, pare che al primo cittadino non venga attribuita alcuna condotta specifica, né alcun interessamento concreto rispetto alla relativa procedura amministrativa.
D'altra parte, non potrebbe essere diversamente dal momento che il detto servizio di pulizia attiene ad una procedura svoltasi in piena emergenza Covid, per un importo assai esiguo (pari a circa 4.000 euro), ma soprattutto di stretta ed esclusiva competenza della società Salerno Pulita.
Il Sindaco, pertanto, si dichiara certo di dimostrare la propria estraneità, di chiarire al più presto la propria posizione e chiedere l'archiviazione dell'accusa.

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