CronacaRavello, infortunio al campetto: Comune e Ribalta ricorrono in appello. Annunciato recupero forzoso del risarcimento

Ravello, infortunio al campetto: Comune e Ribalta ricorrono in appello. Annunciato recupero forzoso del risarcimento

Inserito da (redazionelda), venerdì 12 gennaio 2018 22:55:26

Il Comune di Ravello e l'associazione "Ribalta" ricorrono in appello alla sentenza di primo grado che obbligava il risarcimento di circa 50mila euro a un giovane infortunatosi nel 2011 durante un incontro di calcetto al campo dei Fratini. Il Tribunale aveva accertato, anche grazie alle testimonianze dei compagni di quadra, le responsabilità del gestore dell'impianto che presentava irregolarità del manto erboso sintetico, un avvallamento ritenuto causa del brutto incidente. Negli anni del processo nè il Comune (guidato dall'allora sindaco Paolo Vuilleumier), nè La Ribalta (che all'epoca gestiva l'impianto per il Comune), associazione di fiducia nella gestione amministrativa del sindaco Paolo Vuilleumier, si erano costituiti in giudizio e, in contumacia, il Tribunale ha condannato l'ente pubblico e l'associazione al pagamento dei 50mila euro comprensivi di spese legali. Per l'ira del sindaco pro tempore Salvatore Di Martino che non h perso tempo a puntare il dito contro il suo predecessore. Ma ora si corre ai ripari cercando di "ribaltare" la sentenza destinata a fare giurisprudenza.

Rispondono al telefono stizziti i due avvocati salernitani Andrea Criscuolo e Silvio Roberto, legali del giovane costiero, oggi 23enne, per il quale sono stati necessari ben quattro interventi chirurgici e un lungo periodo riabilitativo.

«Nel rispetto dei rispettivi ruoli processuali, durante la causa in questi anni, ed anche al termine della stessa, siamo sempre stati in contatto con l'amministrazione e a disposizione per una chiusura "bonaria" della vicenda, accettando nell'eventualità anche un pagamento del danno in maniera dilazionata, così per venire incontro alle altrui esigenze in un periodo di grave crisi economica mondiale» spigano.

E quando chiediamo quale sarà il loro atteggiamento rispondono: «Ma ora, dopo la notifica degli appelli (fissati nei mesi di aprile e maggio 2018 ndr) chiudiamo la porta ad ogni accordo post sentenza; anzi in queste ore è già stato notificato all'associazione gestiva il campetto di calcio, l'atto di precetto di pagamento per l'intera somma. Alla scadenza dei termini stabiliti dalla legge, in caso di mancata liquidazione del dovuto ex lege, agiremo anche contro il Comune. Il povero ragazzo ha subito un bruttissimo infortunio che ha determinato una lesione grave della propria integrità psico-fisica e deve essere materialmente ristorato. Le parti convenute avevano modo e tempo di constatare, durante il giudizio, la nostra tesi, ma non è stato fatto».

I due legali annunciano il recupero forzoso del risarcimento. «Riteniamo - chiosano - che i Giudici della Corte di Appello di Salerno non potranno che confermare la sentenza di primo grado per i motivi già esposti, per cui ora azioniamo la fase del recupero forzoso delle somme riconosciute giudizialmente».

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