(ANTEPRIMA) Il limone IGP della Costa d'Amalfi sempre più blasonato ma non tutelato. E' dei giorni scorsi l'ultima, in ordine di tempo, scorrettezza (è un eufemismo) verso il prodotto principe della Costa d'Amalfi, i produttori, ma soprattutto i clienti del centro commerciale Carrefur di Portogruaro, in provincia di Venezia, dove, al banco frutta, i limoni erano contrassegnati come "IGP Amalfi".

Nel riquadro relativo la provenienza, però, era evidenziata la nazione spagnola. La foto scattata da Filippo Della Bianca e affidata a Twitter, ha indignato produttori e addetti ai lavori, specie della Costa d'Amalfi.

A Venezia sanno bene che Amalfi non è una località spagnola, ma il fatto più sconcertante è che quei limoni troppo perfetti venivano venduti a 4,48 euro il kilogrammo (quest'anno, il costo al produttore è salito a 90 centesimi a causa delle perdite, circa il 40% del prodotto, provocate dalle gelate dello scorso inverno).

In tanto il Consorzio Limone Costa d'Amalfi IGP fa sapere che ha provveduto denunciato il caso al Ministero per le Politiche Agricole e all'Ufficio repressione frodi di Venezia.