CronacaDiffamazione, pronta la legge contro le liti temerarie ai giornalisti: chi fa causa e perde pagherà i danni
Inserito da (redazionelda), mercoledì 22 maggio 2019 17:29:15
Il Parlamento torna ad affrontare il tema della regolamentazione delle liti temerarie. Dal 9 maggio scorso è all'esame della commissione Giustizia del Senato il disegno di legge a firma Primo Di Nicola (M5S) che affronta il delicato problema del risarcimento chiesto ai giornalisti nei casi di diffamazione a mezzo stampa (comprese testate on line o radiotelevisive) a scopo intimidatorio, con richieste danni artatamente onerose proprio allo scopo di condizionare il giornalista, o indurlo a non occuparsi di un certo articolo o argomento. Il ddl Di Nicola, il cui relatore in commissione è Arnaldo Lomuti (M5S), riprende le fila del provvedimento già esaminato nella scorsa legislatura sul tema, ma che per vicende parlamentari, contrasti tra i gruppi, più volte modificato e appesantito da svariati temi via via inseriti e cancellati, tra Camera e Senato, ha finito per arenarsi in un nulla di fatto.
«E' una legge semplice e breve: vogliamo evitare che come in passato si areni in Parlamento a causa dell'appesantimento del contenuto e del dibattito», spiega Di Nicola. Ricordando che per i Cinque Stelle «la libertà dell'informazione» resta «un pilastro del buon funzionamento della democrazia».
DIAMOCI UN TAGLIO. Dal presidente dell'Ordine dei giornalisti, Carlo Verna, ai vertici della Federazione nazionale della stampa, con in testa il presidente Giuseppe Giulietti e il segretario generale aggiunto Vittorio Di Trapani; dalla Federazione italiana editori giornali, rappresentata dal direttore generale Fabrizio Carotti, ad Ossigeno per l'informazione, con il presidente-direttore Alberto Spampinato e il segretario generale Peppino Mennella. Tutti concordi nel dare un taglio a quello che assomiglia sempre di più ad uno sport nazionale: l'azione civile risarcitoria contro i giornalisti. Un andazzo che ha ormai superato il livello di guardia al punto da imporre, si legge nella relazione introduttiva al ddl Di Nicola, un intervento legislativo «al fine di scoraggiare eventuali domande risarcitorie non solo infondate ma anche palesemente esorbitanti, di natura intimidatoria nei confronti del giornalista».
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