CronacaDepurazione: sequestrata linea trattamento fanghi a Positano 'Bandiera blu'

Depurazione: sequestrata linea trattamento fanghi a Positano 'Bandiera blu'

Inserito da (ilvescovado), giovedì 19 maggio 2016 12:39:55

(ANTEPRIMA) Nessuno lo avrebbe immaginato: nonostante la conferma della Bandiera blu, lo scorso 11 maggio, assegnata da parte della Foundation for Environmental Education (FEE) ai Comuni italiani e agli approdi turistici per la qualità della balneazione, anche a Positano sono state riscontrate irregolarità nei sistemi di depurazione.

L'impianto di Riva dei Mulini non è stato esente dall'indagine della Procura della Repubblica di Salerno che dallo scorso febbraio ha sottoposto a sequestro gli impianti di trattamento delle acque reflue di Praiano, Amalfi, Maiori, Cetara, Ravello e Atrani.

Questa mattina i Carabinieri del NOE (Nucleo Operativo Ecologico) di Salerno, coordinati dal capitano Giuseppe Ambrosone, con gli uomini della Capitaneria di Porto hanno apposto i sigilli alla linea di trattamento fanghi. Contestata la mancata autorizzazione all'immissione in atmosfera. Di certo l'impianto di Positano non è paragonabile alle vasche d trattamento e pre-tarattamento dei reflui di molti comuni della Costiera.

Il Tribunale ha riconosciuto il fumus dei reati di emissioni in atmosfera in assenza di autorizzazione e di smaltimento illecito di rifiuti di cui agli artt. 279 D.lgs. n. 152/2006 e 256 D.lgs. n. 152/2006. Detti reati sono stati contestati in quanto, all'esito degli accertamenti, è emerso che la linea di trattamento fanghi installata presso il depuratore del Comune di Positano produceva emissioni in atmosfera in assenza dell'autorizzazione prescritta dalla legge e che, sempre in assenza di autorizzazione, procedeva allo smaltimento di rifiuti liquidi prodotti dal medesimo impianto.

Nove gli avvisi di garanzia notificati: oltre al sindaco Michele De Lucia e al responsabile del settore Lavori Pubblici, all'ingegner Raffaele Fata, a sette tra dirigenti e tecnici dell'Ausino già avvisati per la manutenzione degli altri impianti sequestrati.

Salgono così a 18 le persone indagate, a diverso titolo, per danneggiamento di beni pubblici, getto di cose idonee a molestare persone, deturpamento di bellezze naturali e deposito incontrollato dei rifiuti.

«Questa mattina la Procura di Salerno ci ha notiziati di un' indagine sull'emissione in atmosfera dell'impianto di depurazione del nostro Comune, contestandoci l'emissione in atmosfera in assenza della prescritta autorizzazione prevista dal D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. . Nella documentazione acquisita tuttavia, si riscontra il buon funzionamento del nostro impianto di depurazione per quanto riguarda l'immissione in mare delle acque depurate, tra l'altro già certificate da ARPAC e FEE Italia, che hanno ritenuto le nostre acque "buono/eccellente"» così in una nota il sindaco di Positano Michele De Lucia che aggiunge: «Ci siamo attivati fin da subito con la Società di Gestione AUSINO, conoscendo già la problematica, per migliorare la tecnologia del nostro impianto di depurazione e l'Assessore all'Ambiente della Regione Campania, Dott. Bonavitacola e dunque la Regione stessa, hanno dimostrato grande interessamento e disponibilità per intervenire quanto prima. Plaudiamo all'opera della Procura che ringraziamo per il lavoro di verifica e tutela che sta compiendo in Costiera, poiché è da sempre nostra responsabilità istituzionale, dovere e convinzione che il nostro territorio vada valorizzato e preservato, non solo perché è patrimonio mondiale dell'umanità, ma perché è la nostra terra».

Anche questa operazione rientra nell'ambito della stessa attività della Procura della Repubblica mirata ad accertare le fonti di inquinamento delle acque superficiali interne e del mare. Nelle scorse settimane i sigilli erano scattati anche ai sistemi di depurazione di Albanella, Palomonte e Contursi Terme. Si attende, ora, di conoscere i risultati operati dai Carabinieri del NOE la scorsa settimana sull'impianto di Minori.

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