CronacaDe Luca e l'Unità di crisi regionale a giudizio per la smart card anti-Covid

Campania, De Luca, smart card vaccinale

De Luca e l'Unità di crisi regionale a giudizio per la smart card anti-Covid

La smart card anti-Covid era stata introdotta con l'obiettivo di dimostrare lo status vaccinale dei cittadini della Campania. Tuttavia, l'accusa sottolinea che questa iniziativa non ha aggiunto alcun valore sostanziale rispetto al green pass nazionale, già in vigore a livello nazionale

Inserito da (PNo Editorial Board), mercoledì 6 marzo 2024 08:30:54

Il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, e altri cinque indagati saranno giudicati dalla Corte dei Conti per la controversa introduzione della smart card anti-Covid nella regione.

L'accusa sostiene che la produzione delle card sia stata una spesa superflua, perché andava a sovrapporsi al green pass nazionale, e dunque un danno finanziario per la regione. Secondo l'indagine condotta dalla Guardia di Finanza e coordinata dai pm Davide Vitale e Mauro Senatore, la card è costata alla Regione 3,7 milioni di euro.

A De Luca, in qualità di governatore, è contestato un danno pari al 25% della somma totale, ovvero 928.725 euro. Gli altri indagati sono Italo Giulivo (20%), Antonio Postiglione (10%), Massimo Bisogno (25%), Ugo Trama (10%), e Roberta Santaniello (10%), funzionari dell'Unità di crisi regionale.

La smart card anti-Covid era stata introdotta con l'obiettivo di dimostrare lo status vaccinale dei cittadini della Campania. Tuttavia, l'accusa sottolinea che questa iniziativa non ha aggiunto alcun valore sostanziale rispetto al green pass nazionale, già in vigore a livello nazionale.

L'invito a dedurre agli indagati è stato notificato lo scorso agosto, e ora il caso passerà sotto la lente della Corte dei Conti, dove verrà valutata la legittimità e l'impatto finanziario delle azioni dei governatori e dei funzionari coinvolti nella gestione della pandemia.

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