CronacaChiuso il voto di Rousseau sul governo: il 59,3% per il "Sì" a Draghi

Chiuso il voto di Rousseau sul governo: il 59,3% per il "Sì" a Draghi

Inserito da (redazionelda), giovedì 11 febbraio 2021 19:12:22

Sono stati 74.537 i votanti M5s sulla piattaforma Rousseau che hanno espresso il loro voto sul governo Draghi: di questi il 59,3% si espresso favorevolmente, pari a 44.177 voti. Le urne sono rimaste aperte dalle 10 fino alle 18: i risultati sono attesi entro un'ora circa dalla chiusura delle votazioni.

 

"Draghi è figura non espressione dei partiti ma avanzata direttamente, nel pieno rispetto delle sue prerogative, dal presidente della Repubblica.

 

Da Draghi, nel rispetto dell'articolo 92 della Costituzione, verrà formata la squadra di governo che sosterremo. Noi chiediamo una squadra autorevole, formata nel rispetto del pluralismo politico e che rispetti la differenza di genere nella sua composizione". Lo dice il segretario Nicola Zingaretti aprendo la direzione Pd.

"Da Dell'Utri a Bontate: il curriculum di Berlusconi ci impone di dire No al nuovo governo".E' questo il titolo del nuovo articolo diAlessandro Di Battistasu Tpi. "Non è accettabile dividere questioni economiche da questioni morali. Perché nella nostra Italia vi sono stati esempi virtuosi: imprenditori che hanno chiuso, non solo per scelte politiche sbagliate, ma perché assassinati per essersi opposti al pizzo. E l'hanno fatto mentre un imprenditore che oggi viene ricevuto con tutti gli onori nelle stanze del potere romano non ha fatto altro che pagare, pagare e ancora pagare. Ed oggi rischia di tornare al governo del Paese".

 

E' "nuovo modello di partecipazione, un passo avanti importante verso un concetto di cittadinanza digitale che si sta sempre più affermando con grande interesse anche dall'estero per capire come questo modello sta funzionando", ha detto Davide Casaleggio in riferimento al voto online. "Qualora vincesse il no - sottolinea -ci sarà da stabilire se il voto" del Movimento 5 Stelle al nuovo Governo "sarà negativo o di astensione".

 

Molti i big in campo. "Il Movimento in queste ore consulterà i propri iscritti per decidere se partecipare a un governo che metta al centro il superamento delle emergenze attuali, il Recovery Plan e la transizione ecologica, guidato da Mario Draghi. Votero' si'".Così il presidente della Camera Roberto Fico su Facebook. "Il momento delicato che il Paese sta vivendo - afferma il presidente della Camera - ci impone una riflessione seria e un'assunzione di responsabilità. Come ha spiegato in modo estremamente chiaro il Presidente della Repubblica, non e' pensabile in questo momento storico far precipitare il Paese verso le urne".

"Io mi fido di Beppe Grillo, che è sempre stato più lungimirante di tutti noi. Io mi fido di Giuseppe Conte, perché non era scontato che dicesse di votare sì su Rousseau per la formazione del nuovo governo. È stato un gesto di grande responsabilità. Io mi fido di voi, di quello che abbiamo fatto insieme negli ultimi otto anni".Così il ministro degli Esteri, Lugi Di Maio, in un post su Facebook.

"Proprio perché siamo nati sulle idee e non sulle ideologie, perché abbiamo sempre detto che prima dei colori ci sono i progetti, prima del consenso ci sono i cittadini, prima del tornaconto politico c'è il Paese. Ora è il momento di dimostrarlo. È il momento di dimostrare la forza delle idee". Ad affermarlo, in merito al voto su Rousseauper il nuovo governo, la sindaca di Torino Chiara Appendino.

Intanto il premier uscente Giuseppe Conte auspica che il nuovo governo possa formarsi al più prestoe che il Paese possa essere quanto prima in sicurezza. Ma al Corriere della Sera, rivela una preoccupazione: "È evidente che, essendo il quadro delle forze che si dichiarano disponibili ad appoggiare la maggioranza molto esteso, possa risentirne la coesione tra le forze stesse". Il rischio è che possano aumentare "le difficoltà nell'azione di governo, rispetto a questioni che esulino dalla stretta emergenza". Le priorità non cambiano: nuovo decreto Ristori, completare la campagna vaccinale, completare il Recovery plan.

Ma il voto agita i pentastellati e ieri in serata alcuni parlamentari sono andati all'attacco. Il quesito su cui votare sulla piattaforma Rousseau "è stato formulato in maniera suggestiva e manipolatoria, lasciando intendere che solo con la partecipazione del M5s al governo si potranno difendere i provvedimenti adottati dal precedente governo e dalla precedente maggioranza". Così 13 parlamentati del Movimento sottoscrivono una nota in cui definiscono la votazione "tendenziosa e palesemente volta a inibire il voto contrario alla partecipazione del M5s al Governo Draghi".

"E' stato Vito Crimi, in qualità di capo politico" del Movimento 5 Stelle,"a decidere in merito al quesito da porre" sul Governo attraverso la piattaforma Rousseau.

Fonte ANSA

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