CronacaAnestesisti condivisi tra Ospedali Costa d’Amalfi e Mercato San Severino. FP Cgil Salerno: «Va reclutato personale!»

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Anestesisti condivisi tra Ospedali Costa d’Amalfi e Mercato San Severino. FP Cgil Salerno: «Va reclutato personale!»

«Vanno messe in atto - dichiarano i sindacalisti - tutte le determinazioni utili per il reclutamento del personale medico perché al Fucito non si possono abbandonare tanti cittadini in attesa di interventi»

Inserito da (Redazione LdA), mercoledì 1 giugno 2022 12:20:13

L'ospedale "Gaetano Fucito" di Mercato San Severino è ad oggi a corto di anestesisti, i medici sono in tutto otto e i turni vanno programmati considerando che le stesse poche unità disponibili al "Fucito" devono essere divise con il presidio di Ravello "Costa d'Amalfi" con una disponibilità di guardia di 24 ore al giorno.

«Vanno messe in atto - dichiarano il Segretario Generale Antonio Capezzuto, l'RSU di Presidio Gerardo Sessa e il Segretario Aziendale Gerardo Liguori - tutte le determinazioni utili per il reclutamento del personale medico perché non si possono abbandonare tanti cittadini in attesa di interventi. Ad oggi al Fucito, di fatto, sono bloccate tutte le attività ordinarie di sala operatoria. Un'utenza vasta e diffusa quella della Valle dell'Irno, che si rivolge alla struttura di riferimento per le specialistiche d'eccellenza e il grande impegno profuso dal professore Pilone, dal dott. Maurano di endoscopia digestiva e dal dott. Califano per l'urologia».

Per i sindacalisti è necessario che «la Direzione Strategica e le Istituzioni del territorio si impegnino fattivamente per risolvere la carenza di anestesisti, che di fatto paralizza il presidio e che a fatica riuscirà a garantire le urgenze! La FP CGIL ritiene opportuno un incontro tra le parti per discutere il futuro del Presidio e per mettere in campo ulteriori progettualità per il potenziamento degli organici e delle strutture tecnologiche a disposizione del Presidio, in modo particolare per la Radiologia che ha urgente necessità di sostituire le apparecchiature radiologiche, compresa la TC, non riuscendo spesso a garantire le attività bloccando di fatto le altre attività dell'Ospedale».

(Foto nel testo: Comitato spontaneo Pro Ospedale Fucito)

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