CronacaAmalfi, giovani in piazza contro "Vecchia mentalità"

Amalfi, giovani in piazza contro "Vecchia mentalità"

Inserito da (redazionelda), venerdì 21 agosto 2015 09:25:02

L'avevano annunciato attraverso il canale social di Facebook e, ieri sera, alcuni giovani amalfitani sono scesi in piazza per manifestare a sostegno del divertimento negato. Un corteo pacifico, composto da una cinquantina di ragazzi, ha sfilato, dopo le 18, per le vie del centro: "Don't stop the music" e "contro una mentalità vecchia" sono stati gli slogan di alcuni striscioni e dei cori di protesta contro quanto accaduto la sera del 14 agosto allorquando, anche in seguito ad un dettagliato esposto di privati cittadini era stata annullata la tanto attesa "Nuite de la folie", un evento di richiamo per tantissimi giovani non solo della Costiera. I ragazzi hanno fatto sentire forte la propria voce con il corteo che si è chiuso in piazza Municipio, proprio sul palco dell'evento settimanale del giovedì che ieri, dopo i fatti del 14 agosto, è stato volutamente annullato dall'organizzazione, "ferita" dall'ostruzionismo di una parte della cittadina. E se fino alla scorsa settimana ci si era limitati a qualche reclamo attraverso i social con conseguente dibattito tra favorevoli e contrari, l'esposto presentato a Prefettura e Questura a poche ore dall'evento di Ferragosto non è andato giù ai tanti che nel mese più caldo, almeno una volta in una settimana, cercano il divertimento proprio della loro generazione. Ogni giovedì piazza Municipio è stata capace di accogliere oltre un migliaio di persone, un pubblico variegato, proveniente da tutti i paesi della Costiera, tra cui numerosi ultratrentenni e tanti vacanzieri. Massicci sono stati i controlli anche da parte degli agenti della Polizia Locale, coordinati dal comandante Agnese Martingano, che hanno presidiato l'area del divertimento fino a tarda notte, garantendo la viabilità e la sicurezza anche attraverso la rimozione forzata di alcuni veicoli in divieto di sosta. Non sono stati certo da meno i Carabinieri, molti dei quali in borghese tra il pubblico. E se un solo giovanotto, casomai minorenne, perde il controllo alzando un po' il gomito per sentirsi grande, le colpe non sono certo da additarsi all'organizzazione che ha garantito gli standard di sicurezza richiesti per gli eventi di pubblico spettacolo. Un esempio di come si possano organizzare eventi popolari in una Costiera sempre meno a dimensione di giovane. Si è gridati troppe volte allo scandalo per i decibel che hanno fatto tremare le finestre delle abitazioni di piazza Municipio fino alle 3 di notte, ai "ragazzi a rischio", ai disagi provocati alla quiete pubblica. Queste poche voci fuori dal coro hanno già rovinato troppe feste in passato: è giunta l'ora di chiarire che il divertimento non è per forza sinonimo di eccesso, la società si è evoluta e i giovani della Costiera non possono continuare a crescere in cattività. Anche loro, come gli altri, hanno diritto al divertimento, con responsabilità. Sarebbe bello, d'altro canto, vedere i giovani costieri manifestare anche per diritti prioritari negati nel loro territorio: salute, istruzione, sicurezza, sport, viabilità, ambiente....

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