CronacaAggressione nei boschi di Ravello, arrestato 23enne allevatore di Scala per tentato omicidio

Prelevato dal posto di lavoro

Aggressione nei boschi di Ravello, arrestato 23enne allevatore di Scala per tentato omicidio

Le condizioni della vittima, invece rimangono stabili ma gravi e con prognosi riservata. Al vaglio degli investigatori vi è ancora la posizione dell’altro soggetto, fratello minore dell’arrestato

Inserito da (redazionelda), sabato 15 luglio 2017 15:37:07

Nella tarda mattinata di oggi i Carabinieri della Stazione di Ravello coordinati dal maresciallo Procolo Chiocca e diretti dal capitano Roberto Martina, hanno dato esecuzione all'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal GIP, su richiesta della Procura della Repubblica di Salerno, nei confronti di B.A., classe 1994, allevatore di Scala, ritenuto il responsabile di tentato omicidio occorso ai danni di R.I., 38enne pastore di Ravello. I fatti sono relativi alla violenta aggressione avvenuta nei boschi di Sambuco il 25 giugno scorso.

I Militari, che avevano intercettato l'autore della reato la sera stessa del misfatto a Maiori, a bordo della sua autovettura ed in compagnia del fratello minore, lo avevano preliminarmente denunciato a piede libero raccogliendo, nell'immediatezza dei fatti, elementi e testimonianze fondamentali al proseguo delle investigazioni, rinvenendo e sottoponendo a sequestro, inoltre, il bastone utilizzato per l'efferata violenza.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Salerno, sono quindi proseguite, permettendo di conoscere ulteriori dettagli e delineare quanto accaduto quel giorno, nonché il movente, cioè la contesa di un pregiato capo di bestiame, così da ottenere l'emissione del provvedimento restrittivo nei confronti del ragazzo che oggi, mentre era sul posto di lavoro presso una struttura ricettiva di Ravello in cui svolgeva l'attività di giardiniere, è stato raggiunto dai Carabinieri che lo hanno arrestato e condotto in caserma per le formalità di rito prima di essere sottoposto ai domiciliari.

Le condizioni della vittima, invece, rimangono stabili ma gravi e con prognosi riservata. Al vaglio degli investigatori vi è ancora la posizione dell'altro soggetto, fratello minore dell'arrestato, già identificato e deferito alla competente Procura, per il concorso nello stesso reato.

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