ChiesaScala, 25 aprile una nuova campana per Santa Maria dei Monti
Inserito da (redazionelda), lunedì 16 aprile 2018 11:22:51
Sarà un 25 aprile speciale, il prossimo, a Santa Maria dei Monti. Il pellegrinaggio sull'altura a 1050 metri sul livello del mare rappresenta una tradizione consolidata per gli abitanti della città del castagno che deriva dalla devozione alla Vergine.
La campana in bronzo riporta in rilievo le effigie della Madonna e dei Santi Pietro e Antonio ed è stata acquistata con l offerte dei fedeli che in questi giorni stanno lavorando per il fissaggio della struttura in ferro in cui la campana troverà alloggio.
«Essa vuole risvegliare con il suono la devozione alla Mamma celeste da titolo "Santa Maria dei Monti" che dall'alto veglia sugli Scalesi e invita, specie nei momenti difficili, a guardare il cielo» si legge dall'invito all'evento del 25 aprile che vedrà, alle 10 e 30, la recita del Santo Rosario seguito dalla Santa Messa e dalla cerimonia id inaugurazione della campana.
Nella serata di vigilia, invece, un gruppo di giovani scalesi offrirà un delizioso spettacolo pirotecnico previsto per le 21.
Per tutta la giornata di mercoledì 25 aprile previsto un servizio di elicottero con prenotazione obbligatoria entro il 23 aprile (info tel. 334 9993 048).
IL RIFUGIO
Di grande importanza anche la statua della Vergine nota col nome di Santa Maria dei monti, che si trovava sull'altare della ormai scomparsa chiesa, raffigurante la Madonna col Bambino su un lato e dall'altro la Bibbia. Probabilmente questa statua fu scolpita nel tardo cinquecento e dopo il crollo dell'eremo fu trasferita nella chiesa di Santa Maria della neve nell'omonima contrada, da qui nella congrega di Gesù nei pressi del Duomo, ed in fine nel Duomo stesso. Ed é qui che il Redentorista Domenico Capone, la trovò ridotta in condizioni pessime e prossima a disfarsi. Fu restaurata successivamente ed ora si trova nella cappella dei Padri Redentoristi ben conservata.
Fonti storiche: Scala un centro amalfitano di civiltà di Don Cesario D' Amato
Di proprietà comunale, il rifugio è una vecchia casa forestale su due livelli ristrutturata nel 2007 con il finanziamento del Parco dei Monti Lattari, arredato per 12 posti letto con bagno cucina, acqua potabilizzata e generatore elettrico. La struttura si trova al centro di uno snodo importante dell'alta via dei Monti Lattari, situata a metà strada dal Sentiero degli Dei e il Valico del Chiunzi. Dalla scorsa estate è stato affidato al Consorzio di Promozione Turistica Ravello-Scala che provvederà a renderla una stazione attrezzata destinata agli amanti del turismo naturalistico, con l'organizzazione di eventi.