ChiesaA Ravello il pellegrinaggio dei potentini su tomba Beato Bonaventura
Inserito da (redazionelda), domenica 25 giugno 2017 11:25:56
Per i pellegrini potentini, giunti nella Città della Musica per accendere la lampada votiva che arde dinnanzi la tomba del Martire dell'Obbedienza, è questo un momento assai singolare, che rende omaggio al suo figlio più illustre che riposa a Ravello.
Alle 11, presso la chiesa di San Francesco, la Santa Messa che vedrà l'accensione della lampada, da parte dei sindaci di potenza e Ravello (o loro delegati), alimentata dall'olio di oliva proveniente da tutte le contrade di Potenza.
La celebrazione eucaristica sarà presieduta da Monsignor Agostino Superbo, arcivescovo emerito di Potenza - Muro Lucano - Marsico Nuovo, assistito dal vicario provinciale padre Michele Alfano e dal parroco della chiesa del Beato Bonaventura di Potenza. A rappresentare il Comune di Potenza, l'assessore Rocco Coviello, delegato del sindaco Dario De Luca.
Sempre negli anni cinquanta del secolo scorso l'Arcivescovo Augusto Bertazzoni scriveva "...Che quella lampada accesa dal primo cittadino della nostra Città resti come preghiera al Beato perché ottenga dal Signore che la luce della Fede, preziosa e cara eredità lasciataci dai nostri antenati, oggi in mille modi insidiata non si spenga...".
Fu quindi inviato in diversi conventi, tra i quali quelli di Napoli, Ravello, Ischia, Sorrento e Nocera Inferiore, dove divenne responsabile dei novizi. Morì il 26 di ottobre del 1711, in una cella del convento di San Francesco a Ravello, per i postumi di un intervento resosi necessario per l'asportare un cancro alla gamba. A lui si riconducono molti miracoli: si racconta che abbracciò un lebbroso che immediatamente guarì dalla sua malattia. Venne proclamato beato da papa Pio VI nel 1775.
Oggi il Beato Bonaventura riposa nella meravigliosa urna posta sotto l'altare maggiore della chiesa di San Francesco.