AttualitàScuole aperte anche d'estate: firmato un decreto da 400 milioni di euro

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Scuole aperte anche d'estate: firmato un decreto da 400 milioni di euro

Il Ministro Valditara ha evidenziato l'importanza di questo provvedimento, sottolineando come l'iniziativa non solo offra un sostegno concreto alle famiglie durante i mesi estivi, ma anche promuova un approccio alla formazione che superi la tradizionale suddivisione tra tempo scolastico e tempo libero, favorendo lo sviluppo di una comunità educativa estesa e integrata.

Inserito da (PNo Editorial Board), lunedì 15 aprile 2024 09:03:14

Il Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha annunciato un importante cambiamento per il panorama educativo italiano. L'11 aprile 2024 è stato firmato un decreto che destina 400 milioni di euro al finanziamento delle attività estive nelle scuole italiane per gli anni scolastici 2023/24 e 2024/25.

Tradizionalmente, le scuole italiane chiudono i battenti durante i mesi estivi, da giugno a settembre, lasciando gli studenti e le loro famiglie a fronteggiare il lungo intervallo senza impegni scolastici formali. Mentre i ragazzi godono di una pausa dai compiti e dalle sveglie all'alba, molti genitori si trovano a dover gestire la necessità di trovare alternative per l'occupazione del tempo dei figli, spesso con un notevole impegno economico.

Il nuovo decreto mira a trasformare le scuole in centri attivi tutto l'anno, proponendo un'ampia gamma di attività durante il periodo estivo: le proposte includono programmi ricreativi, sportivi, musicali e teatrali, oltre a focus su temi ambientali e sessioni di potenziamento disciplinare. Attività che saranno pensate per essere inclusive e accessibili a tutti gli studenti, inclusi quelli con particolari fragilità.

Oltre ai 400 milioni di euro stanziati specificatamente per il Piano Estate, le scuole avranno la possibilità di attingere ad altri fondi significativi. Tra questi, 750 milioni provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) destinati a combattere la dispersione scolastica e 600 milioni per il potenziamento delle competenze STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica).

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