AttualitàRestauri al Duomo di Amalfi: difficoltà d’intervento, i danni sono diffusi [FOTO]

Restauri al Duomo di Amalfi: difficoltà d’intervento, i danni sono diffusi [FOTO]

Si procede col consolidamento delle catene che collegano la facciata alle pareti. Bisognerà innanzitutto disidratare la muratura, eliminando tutta l’acqua che è penetrata al suo interno e che ha provocato i rigonfiamenti

Inserito da (redazionelda), mercoledì 19 febbraio 2020 11:15:35

Proseguono i lavori di restauro conservativo al Duomo di Amalfi. Terminato il montaggio dei ponteggi a coprire la facciata, personale specializzato dell'impresa romana Lepsa, sotto l'alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino, è impegnato nell'opera di consolidamento delle catene che collegano la facciata alle pareti (foto Michele Abbagnara). Diverse le murature che presentano dissesti, rigonfiamenti, distacchi o lesioni multiple le reazioni.

Il funzionario responsabile della Soprintendenza per la Costiera Amalfitana, Lina Sabino, ci spiega che verifiche più ravvicinate hanno evidenziato maggiori difficoltà d'intervento con i danni che sono diffusi.

È necessario innanzitutto disidratare la muratura, eliminando tutta l'acqua che è penetrata al suo interno e che ha provocato i rigonfiamenti per poi procedere alle iniezioni di calce naturale.

Contemporaneamente si sta procedendo al restauro artistico della facciata, ricostruita dopo il crollo da Enrico Alvino dopo il 1861, rievoca motivi ornamentali di derivazione bizantina, araba e normanna.

Nel timpano triangolare un mosaico di Domenico Morelli raffigura una scena dell'Apocalisse con Cristo in trono tra i simboli degli Evangelisti e le podestà terrene. Sotto il timpano sono raffigurati i dodici Apostoli.

Si comincia con la pulitura mediante disinfestazione dei multimateriali che compongono le artistiche geometrie e i mosaici (tufi, terracotta, ceramica smaltata, pietra d'Ischia, vetri e pietre di diverso tipo) esposti agli agenti inquinanti e all'azione salina.

Moltissime le tessere andate perse che vanno ricostruite. Come quelle ricoperte di foglia d'oro, commissionate a una bottega di mosaicisti di Venezia, la stessa che negli anni Settanta fornì gli elementi per l'ultimo restauro.

Al termine dei lavori, previsti per l'inizio del prossimo autunno, il monumento simbolo della Costiera Amalfitana tornerà all'antico splendore. Immaginato anche un moderno impianto di illuminazione.

Intanto nelle prossime settimane i ponteggi saranno coperti da un pannello che riproduce fedelmente la facciata del Duomo, sponsorizzato da Ferrarelle, che ha finanziato buona parte degli scavi al Chiostro del Paradiso.

I FINANZIAMENTI

Nel settembre del 2017 e l'anno successivo Il Ministro dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, aveva assegnato alla Soprintendenza di Salerno un finanziamento di 230mila euro per lavori urgenti di recupero e restauro della facciata del Duomo di Amalfi, che da tempo si mostrava in cattivo stato di conservazione, logorata dagli agenti atmosferici.

L'iniziativa fu proposta dall'allora deputato salernitano del Partito Democratico Tino Iannuzzi, che ricopriva l'incaco di vice presidente della commissione "Ambiente-Territorio-Lavori Pubblici".

Credit picture: Michele Abbagara

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