Durante l'eèppea del grande Napoli, nella seconda metà degli anni Ottanta, Diego Armando Maradona non perdeva occasione per rifugiarsi nei luoghi più suggestivi della Campania. Per sfuggire alle pressioni della società e dei tifosi e godersi momenti di assoluto relax, il Pibe de Oro scelse più volte Praiano, grazioso borgo a metà strada tra Amalfi e Positano, soggiornando presso il Grand Hotel Tritone, tra le strutture ricettive più rinomate in Costiera Amalfitana.

«Per me Maradona rimane una persona eccezionale. - ricorda il direttore Salvatore Gagliano, uomo di calcio che negli anni Novanta fu anche dirigente accompagnatore del Napoli -. Una persona splendida che ha avuto modo di apprezzare, nelle due volte che è stato ospite al Tritone, ma anche in altre occasioni.

Ho un ricordo simpaticissimo, anzi ne ho parecchi, ma uno mi è rimasto impresso. La prima volta che venne in albergo da noi andammo in barca. Era reduce da un gol meraviglioso fatto a Pescara in rovesciata. Era su tutti i giornali mondiali. Venne con tutti i suoi parenti, erano in 6, e andammo tutto in barca. Portai tutti loro a fare un giro della Costiera. Di certo non potevano non andare alla Grotta dello Smeraldo. Lì si mimetizzò con occhiali e tutto. Era totalmente irriconoscibile. Ad un certo punto il marinaio che portava la barca, nel passare davanti a quell'immagine che rappresentava la figura di San Gennaro, disse: "San Gennaro mio, speriamo che Maradona ci faccia vincere il campionato". Maradona stette al gioco ma non trattenne la risata».

Un legame, quello con il borgo costiero, che Maradona consoliderà ricevendo il premio "Praiano Top Estate - Personaggio dell'anno", organizzato dall'associazione Amici dello Spettacolo.