AttualitàPositano: Sentiero degli Dei interdetto da otto mesi, turisti scavalcano transenne

Positano: Sentiero degli Dei interdetto da otto mesi, turisti scavalcano transenne

Inserito da (ranews), venerdì 27 luglio 2018 15:48:52

Dopo i violenti temporali che il 6 e 7 novembre scorso causarono frane e smottamenti in tutta la Costiera Amalfitana, il tratto più battuto del Sentiero degli Dei, quello che collega Bomerano con Nocelle, è stato interdetto al passaggio.

Il 17 novembre 2017, infatti, un'ordinanza del Sindaco di Positano ha imposto il divieto di transito e percorrenza nel tratto compreso tra la mattonella n.8, in località vallone Grotte, e l'arrivo a Nocelle. In sostanza lo stop interessa l'ultima parte che si incontra prima di raggiungere il piccolo nucleo abitato. Un provvedimento che fu preso ad horas ma che, di fatto, non è ancora stato revocato. Dopo otto mesi, infatti, il tratto finale del Sentiero, tra i più ambiti dagli escursionisti, resta inaccessibile e comporta una deviazione del tragitto scendendo verso il mare all'altezza di Praiano.

Non tutti, però, osservano il divieto di transito: i più "temerari", scavalcando le transenne, proseguono per il tratto interdetto, mettendo seriamente a rischio la propria vita. «Di tanto in tanto - spiega la guida Gaetano Barone - la Forestale è costretta a rispedirli indietro, perché percorrere quel tratto transennato, dove il terreno è ancora suscettibile a frane e smottamenti, può essere un rischio. Questo il motivo per cui nessuna guida si azzarda a completare il percorso».

«Il sentiero classico prevede l'arrivo a Nocelle e poi una tappa a Positano - racconta il collega Adriano De Falco -. Chi vuole può farlo a piedi, altrimenti ci sono i bus. Una volta arrivati a Positano, gli escursionisti possono usufruire dei loro transfer per rientrare in albergo o raggiungere la meta da cui provengono. Adesso, con la deviazione su Praiano, devono adeguarsi e magari pagare un transfer aggiuntivo per raggiungere Positano, dove fanno base la maggior parte dei turisti stranieri che decidono di fare il percorso».

Un disservizio che pesa agli amanti del trekking e che si spera verrà risolto il prima possibile.

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