AttualitàLimone Costa d'Amalfi: organizzazione dei produttori nuova frontiera per maggiori vantaggi

Limone Costa d'Amalfi: organizzazione dei produttori nuova frontiera per maggiori vantaggi

Inserito da (redazionelda), lunedì 16 novembre 2015 15:32:19

Aggregazione: un connubio tra produzione e commercializzazione è il tema dell'incontro svoltosi nei giorni scorsi a Minori, promosso dall'Azienda "Costieragrumi De Riso" di Minori, rappresentante buona parte delle aziende produttrici di limoni con marchio certificato I.G.P. Costa d'Amalfi.

Sono intervenuti il direttore di Italia Ortofrutta - Unione Nazionale Vincenzo Falconi, l'amministratore unico e responsabile commerciale di Costieragrumi Carlo De Riso, il presidente della CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) di Salerno, Carmine Pecoraro, il neopresidente del Consorzio di Tutela e Valorizzazione del Limone Costa d'Amalfi I.G.P. Angelo Amato, il commercialista Francesco Grimaldi e Stefania Rocco, SR Quality e consulente aziendale di Costieragrumi.

Nel corso dell'incontro è stata rimarcata, specie dal direttore Falconi, l'importanza delle organizzazioni di produttori, per far fronte ad un mercato in forte espansione come quello dell'agroalimentare, e poter a pieno titolo competere sul mercato nazionale e nello stesso tempo usufruire di vantaggi delle leggi europee del settore. Falconi ha sottolineato come il vincolo all'associazione sia annuale e che l'adesione alle organizzazioni di produttori cementi, in maniera armonica, il rapporto tra produttori e confezionatori. Una soluzione portatrice di vantaggi per le attività coinvolte: un fattore da non sottovalutare in considerazione delle numerose difficoltà derivanti dall'agricoltura "eroica" della Costa d'Amalfi, svolta dagli stessi produttori, ancora legata a metodi tradizionali.

I vantaggi primari saranno legati ad un miglioramento della produzione con potatura, sostituzione di palificazione e reti di copertura, ripristino di canali di irrigazione e creazione di nuovi impianti, oltre ad opere e ulteriori servizi utili, elementi che saranno racchiusi nel regolamento dell'organizzazione di produttori per tutte le realtà limonicole che ne faranno parte.

«L'aggregazione - ha spiega De Riso - è di fondamentale importanza; essa infatti comporterà maggiori investimenti, dovuti ad un miglioramento dei fondi agricoli e che include l'alta qualità del prodotto e la possibilità di rafforzare ancora di più la campagna di promozione e marketing, portando a conoscenza le molteplici proprietà che questo frutto miracoloso nasconde.

Potranno unirsi all'organizzazione anche agricoltori al di fuori del comprensorio I.G.P., ma che producono prodotti di grande qualità, come ad esempio il Limone di Rocca imperiale I.G.P. Naturalmente aziende che rispettino determinati canoni. Solo in questo modo - ha concluso - si potrà dare al Sud Italia il giusto riscatto e far nascere una sinergia di gente onesta che ama lavorare e che sa sacrificare la propria vita, per una terra, quella del Sud, che nonostante le impervie, sa donarci con tanto amore i frutti più pregiati».

Anche il presidente provinciale CIA, Pecoraro, ha spiegato che solo l'unione conduce alla vittoria di un prodotto e dei suoi associati evidenziando come alcuni prodotti campani di alta qualità, non sono riusciti ad avere sul mercato il giusto riconoscimento a causa dell'individualismo dei produttori.

Il discorso ha suscitato particolare interesse tra i produttori presenti, molti dei quali hanno già mostrato interesse ad aderire al progetto.

La riunione è stata poi conclusa dal Presidente del Consorzio del limone Costa d'Amalfi, Amato, che intende sposare il progetto, in qualità di titolare d'azienda produttrice di limoni che vive in prima persona le difficoltà legate a questo lavoro.

 

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