AttualitàLa Costiera Amalfitana nel Calendario storico dei Carabinieri 2019

La Costiera Amalfitana nel Calendario storico dei Carabinieri 2019

Nel mese di aprile, dedicato all'innovazione del numero di pronto intervento (il 112), introdotto nel 1980, ecco la Costiera Amalfitana con le maioliche del campanile del Duomo di Amalfi con lo sfondo della Divina

Inserito da (redazionelda), giovedì 20 dicembre 2018 11:21:06

Anche la Costiera Amalfitana nel Calendario storico 2019 dell'Arma dei Carabinieri, che quest'anno è stato pensato per la ricorrenza dei quarant'anni dell'inserimento del primo sito italiano nel Patrimonio mondiale dell'Umanità e, parallelamente, dei cinquant'anni dalla nascita dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale.

Tutti i mesi ospitano le rappresentazioni di alcuni dei siti italiani appartenenti al Patrimonio mondiale dell'Umanità, associate al volto di un Carabiniere, ogni volta appartenente a un diverso reparto. Il volto come specchio dell'anima e testimonia come il Carabiniere non abbia nulla da nascondere e da celare. Nel 1972 una convenzione dell'Unesco prevede la "tutela del patrimonio culturale e naturale", inteso come bene dell'Umanità intera. L'atto dispone la creazione di un elenco di siti da tutelare, la "World Heritage list". Oggi l'Italia conta ben 54 siti protetti, primo paese al mondo, tra cui la Costiera Amalfitana, sito Unesco dal 1997.

Nel mese di aprile, dedicato all'innovazione del numero di pronto intervento (il 112), introdotto nel 1980, ecco la Costiera Amalfitana con le maioliche del campanile del Duomo di Amalfi con lo sfondo della Divina e un Carabiniere del Nucleo radiomobile, inserito tra il Centro Storico di Pienza, il Palazzo reale di Caserta con il Parco, l'acquedotto vanvitelliano e il Complesso di San Leucio, la Costiera Amalfitana e le aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata.

«Vedere la Costiera sul Calendario dell'Arma è emozionante e motivo di grande orgoglio per noi Carabinieri in servizio in questa terra e spero valga lo stesso per i suoi cittadini. Il Calendario, dedicato, al patrimonio Unesco italiani, ci ricorda che siamo tenuti tutti a difendere la sua bellezza» ha dichiarato con una punta d'orgoglio il capitano Roberto Martina, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Amalfi.

 

Il Calendario è diventato per il Paese un oggetto di culto, come dimostra una tiratura che da anni sfiora il milione e mezzo di copie. Un prodotto editoriale apprezzato, ambito e presente nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro. Nato nel 1928, dopo l'interruzione post-bellica dal 1945 al 1949 il Calendario tornò a vivere nel 1950 e da allora tanti temi sono stati trattati, vicini all'Arma ma anche ai cittadini.

Descrizione

Il mese di gennaio è dedicato al Comando Tutela Patrimonio Culturale, avviato nel 1969. Si tratta di militari che ad esempio nel nostro territorio hanno operato recentemente nelle zone terremotate proprio per il recupero dei beni artistici. A fare da sfondo al militare con elmetto blu le immagini del Centro Storico di San Gimignano, dell'Arte Rupestre della Valle Camonica, della Chiesa e del convento Domenicano di Santa Maria delle Grazie e del Cenacolo di Leonardo da Vinci, nonché di Piazza del Duomo a Pisa.

 

A febbraio lo sguardo attento di un Carabiniere in pettorina simboleggia l'attività investigativa. Nel 1974 da un intuizione del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa nacque il "Nucleo Speciale di polizia Giudiziaria", che sviluppò un nuovo modello operativo antesignano del Raggruppamento Operativo Speciale (ROS). Il Carabiniere con pettorina fa da sfondo alla Città di Vicenza e alle ville del Palladio in Veneto, all'insediamento industriale Crespi d'Adda, ai Sassi e al Parco delle Chiese Rupestri di Matera e al Centro Storico di Siena.

 

Il soggetto ritratto nel mese di marzo è un Carabiniere con il passamontagna appartenente al Gruppo di Intervento Speciale: sono agenti specializzati in particolare nella lotta ai sequestri di persona o in operazioni ad alto rischio.

I siti Unesco scelti per questo mese sono Ferrara, città del Rinascimento, e il Delta del Po, Castel del Monte, i Monumenti paleocristiani di Ravenna e i Trulli di Alberobello.

 

Il mese di aprile è dedicato all'innovazione del numero di pronto intervento, il 112, introdotto nel 1980 e rappresentato dal Carabinieri del Nucleo radiomobile, inserito tra il Centro Storico di Pienza, il Palazzo reale del XVIII sec. di Caserta con il Parco, l'acquedotto vanvitelliano e il Complesso di San Leucio, la Costiera Amalfitana e le aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata.

 

A maggio è il volto di un Corazziere a rappresentare il valore dei Reparti per Specifiche Esigenze, di cui fanno parte, oltre al Reggimento Corazzieri, i Carabinieri degli Organismi Costituzionali e i Comandi di polizia Militare per le Forze Armate e per il Ministero della Difesa. Il Corazziere fa da sfondo alle Residenze Sabaude, al sito archeologico Su Nuraxi di Barumini, alla Cattedrale, la Torre Civita e Piazza Grande a Modena e infine a Portovenere, Cinque Terre e Isole.

 

A giugno viene invece reso omaggio all'Organizzazione Speciale dell'Arma, rappresentata da una donna del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche. In questo mese sono graficamente rappresentati l'Area archeologica e la Basilica Patriarcale di Aquileia, Piazza Armerina, Villa Romana del Casale, l'Orto botanico di Padova e l'Area Archeologica di Agrigento.

 

Nelle pagine centrali una donna e un uomo Carabinieri in Grande Uniforme Speciale fanno da sfondo ai siti Unesco del Centro Storico di Napoli e di Firenze, di Venezia e la sua Laguna e al Centro Storico di Roma e alle proprietà extraterritoriali della Santa Sede.

 

Poi si ricomincia con il mese di luglio, dove il volto determinato di un Carabiniere paracadutista rappresenta l'impegno all'estero dell'Arma e fa da sfondo al Centro Storico di Urbino, alle Isole Eolie, al Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula, e a Villa Adriana a Tivoli.

 

Agosto è dedicato agli Allievi Carabinieri, che stanno a simboleggiare l'attività di formazione e di addestramento quali ingredienti indispensabili del percorso professionale dell'istituzione. Il giovane allievo Carabiniere è associato ai siti Unesco di Villa d'Este - Tivoli, alla Basilica di San Francesco e ai siti Francescani ad Assisi, alle città tardo barocche della Val di Noto, nella Sicilia sud orientale, e alla Città di Verona.

 

Settembre è dedicato a un atleta Carabiniere, simbolo dell'attenzione dell'Arma allo sport quale elemento fondante della formazione e dell'addestramento, ma soprattutto punto di riferimento valoriale imprescindibile. Nelle pagine del mese di settembre sono rappresentati i siti Unesco di Genova, le strade nuove e il sistema dei Palazzi dei Rolli, la Val d'Orcia, Mantova e Sabbioneta, e infine Siracusa.

 

A ottobre lo sguardo composto e attento di un carabiniere impiegato in ordine pubblico rappresenta il segno distintivo dell'impegno e della responsabilità con cui l'Arma assolve questo delicatissimo compito, tradizionalmente svolto dai Reggimenti e dai Battaglioni dell'organizzazione Mobile. Il volto di questo carabiniere fa da sfondo alle Dolomiti, alla Ferrovia retica nel paesaggio dell'Albula e del Bernini, al Monte San Giorgio e ai "Longobardi in Italia. Luoghi di potere" (Sito Unesco dal 2011).

 

Novembre è invece dedicato ai Carabinieri Forestali, simboli di un'attenzione all'ambiente che affonda le sue radici nella più che trentennale esperienza dell'Arma maturata con i suoi Nuclei Operativi Ecologici. Al Carabiniere Forestale sono associati i siti Unesco delle Ville e Giardini medicei in Toscana, i paesaggi vitivinicoli del Piemonte (Langhe-Roero e Monferrato), i siti palafitticoli preistorici delle Alpi e del Monte Etna.

 

Infine l'ultimo mese dell'anno, dicembre, è dedicato alla musica, attraverso il volto di una donna Carabiniere della Banda musicale dell'Arma.

I musicisti del complesso sono l'anima dell'impegno dell'Istituzione nella divulgazione della tradizione musicale bandistica in Italia e nel mondo. I siti Unesco associati sono Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale, le antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d'Europa, Ivrea, città industriale del XX secolo, e le opere di difesa veneziane tra il XVI e XVII secolo.

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