AttualitàEnrico Vanzina e il ricordo delle sue vacanze in Costiera: «Quando mio padre girò un film sui pirati alla Torre di Vettica»

Il regista è alla ricerca della location per la scena conclusiva del suo ultimo film

Enrico Vanzina e il ricordo delle sue vacanze in Costiera: «Quando mio padre girò un film sui pirati alla Torre di Vettica»

“A Torre Vettica ho trascorso 8 o 9 vacanze della mia adolescenza perché mio padre, Steno, era amico di Carlo Ponti che qui aveva una villa bellissima" ha dichiarato il regista

Inserito da (redazionelda), martedì 8 giugno 2021 16:04:22

"Una meravigliosa chiacchieratain un pomeriggio di pre estate in uno dei posti più belli del mondo, il più rilassante del mondo, lontano dalla pazza folla". Ieri il regista e scrittore Enrico Vanzina è tornato a Ravello per visitare Villa Rufolo alla ricerca della location per la scena conclusiva del suo ultimo film.

 

Ai tavoli del Bar Il San Domingo, per l'Agenzia Giornalistica Italia (AGI) si è lasciato a ricordi personali. "Qui in zona, non proprio a Ravello ma a Torre Vettica ho trascorso 8 o 9 vacanze della mia adolescenza perché mio padre, Steno, era amico di Carlo Ponti che qui aveva una villa bellissima". Momenti "formidabili" in quelle estati, con testimonianze in pellicola, dato che "mio padre girò un film di pirati con protagonisti Carlo Vanzina, Enrico Vanzina, Guendalina Ponti, Alex Ponti e altri. Uno a 16 millimetri che noi abbiamo".

Nella villa, "reperto di un mondo di fine anni '50" che ha ospitato anche un film di Roman Polansky e un soggiorno di Jackie Kennedy, "c'è una torre saracena. Sono molto legato a questa villa. Diventato più grande, all'età di 26 anni, mentre giravo un film come aiuto regista, conosco una signora tedesca giovane e decidiamo di fare la nostra prima vacanza insieme e andiamo a farla lì. E' scoppiato un grande amore e siamo ancora sposati ed è lì che le ho detto se mi voleva sposare. Anche se ci siamo sposati 20 anni dopo".

Vanzina sintetizza così la storia del suo lungo rapporto sentimentale poco sotto i riflettori con Federica Burger. "La sera c'era un night sotto la spiaggia dove suonavano jazz e iniziavano con 'Take five' di Dave Brubeck. Sono pianista, ma quella canzone è in cinque quarti, un tempo particolare, difficile da eseguire. Quando sono tornato a Roma ci ho messo un mese, ma alla fine la suonavo... qui ho legami fortissimi e ora forse si farà un film da queste parti. Una commedia romantica. Ravello, Capri, Ischia, Amalfi, Positano... questo angolo di mondo per me è un luogo nato perché Dio quel giorno era di buon umore. Luoghi dell'anima. Inutile per noi italiani inseguire i Caraibi o la Papuasia, abbiamo tutto qui".

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