Attualità'Disagio al Velo di Natura', a Cetara una poesia per i bambini 'diversamente abili'

'Disagio al Velo di Natura', a Cetara una poesia per i bambini 'diversamente abili'

Inserito da (redazioneip), mercoledì 21 settembre 2016 18:51:34

«Germogli all'arido selciato, festosi coriandoli. Voci, brivido di suoni, pupille baluginanti come
gocce di rugiada» sono alcuni dei versi tratti dalla bellissima poesia "Disagio al Velo di Natura" scritta dal Poeta Enzo Tafuri per i bambini disabili, incisi un pannello di riggiole vietresi della Ceramica Pinto e decorate dall'artista Salvatore Autori.

La mattonella di poesia, installata sotto il suggestivo arco di Piazzetta Grotta, sarà scoperta domenica 25 settembre alle 11 in occasione della manifestazione "Una mano ve la diamo" organizzata dal Rotary Club Salerno Est, presieduta dall'ingegnere Achille Parisi.

«E' un intenso momento di festa per Cetara che si prepara ad accogliere più di 200 ragazzi diversamente abili- afferma l'assessore alla cultura Angela Speranza.- Musica, giochi e tanta animazione saranno il cuore trainante per abbattere la diversità. Un'occasione per osservare la vita con occhi diversi. Con gli stessi occhi di un bambino che nonostante le difficoltà, ama e vive la vita trasmettendo tanta forza ed energia a chi sta intorno. I loro sono sorrisi contagiosi, dai quali non possiamo far altro che imparare e riflettere sulle bellezze e le gioie che la vita ogni giorno ci regala».

Disagio al velo di Natura di Enzo Tafuri
Il molo intinge chiarori al mattino roseo.
Convegno cadenzato, clamori di motori, fruscii,
il brio del ritmo.

Sbocciano sedie e carrozzine, il disagio al Velo
di Natura.

Germogli all'arido selciato, festosi coriandoli.
Voci, brivido di suoni, pupille baluginanti come
gocce di rugiada.

Turbinio di eliche nell'eco di sirene.
Apre il mare il ventaglio gioioso all'orizzonte,
schiume candide nella scia dell'amore,
spruzzi argentati, cascate ruscellanti
avvolgono l'azzurro.

Marinai senza vele,vibrano le ali del pensiero
come aquila dagli occhi leggeri.
La costa al sublime scenario abbraccia il
mare nell'intimo anelito delle tue carezze .

L'approdo pescatore, borgo marinaio ,iride
dipinta, quadro d'orgoglio, genesi marina.
Rivoli d'aromi pregnano l'essenza della pietra.

Sciamano vicoli e corti, la vita nuova svela
Il sogno dell'attimo nell'inno di tenerezza che
porgi.

Telo disteso nelle fiamme di colori, decori
l'arcobaleno come oasi fiorita.
Nel paesaggio scritto con l'acqua sei uomo
nel rispetto dell'essere.

Ora e' sera nel fuoco dorato, la madre invoca
la sua preghiera, ho teso la mano nel pudore
dell'animo, la vela bianca del tuo candore,
mi doni il sorriso all'alba che arriva come
perle di silenzio.

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