AttualitàCostiera Amalfitana, al via la rivoluzione ambientale: 7 ottobre consegna delle borracce in tritan agli studenti

Meno plastica

Costiera Amalfitana, al via la rivoluzione ambientale: 7 ottobre consegna delle borracce in tritan agli studenti

In questo modo si avranno almeno 600mila bottigliette di plastica usa e getta in meno, in un anno con un abbattimento di 480mila chili di CO2 all'anno

Inserito da (redazionelda), mercoledì 2 ottobre 2019 13:14:13

Ha inizio la grande rivoluzione ambientale in Costiera Amalfitana.

 

Ben 5mila borracce in tritan per gli studenti delle scuole primarie e 20 erogatori dell'acqua del sindaco. E poi colonnine per auto elettriche in ogni paese della costa. E' quanto si appresta a fornire la Rete per lo Sviluppo Sostenibile e Turistico della Costiera che lunedì 7 ottobre, alle 11,00, presso l'auditorium della Scuola primaria di Maiori consegnerà le borracce ai ragazzi.

«E' un segnale di cambiamento attraverso le nuove generazioni - afferma il presidente della Rete Andrea Ferraioli -. Contemporaneamente installeremo anche le case dell'acqua nelle scuole. Saranno ben 20 erogatori d'acqua del sindaco. In questo modo si avranno almeno 600mila bottigliette di plastica usa e getta in meno, in un anno con un abbattimento di 480mila chili di CO2 all'anno. Attraverso i giovani le buone pratiche arriveranno anche in tutte le famiglie».

La Rete è il braccio operativo del Distretto Turistico che al suo interno oltre a comprendere le 60 imprese.

L'operazione rientra nel più ampio progetto sulla sostenibilità che il Distretto sta portando avanti e che vede insieme Distretto Turistico della Costiera Amalfitana, Area Marina Protetta "Punta Campanella", Ente Parco dei Monti Lattari s le Amministrazioni Comunali e scolastiche della Costiera.

 

«L'obiettivo vuole essere un cambiamento culturale che deve partire dalla popolazione residente. È per questo che iniziamo dalle scuole con la consegna di borracce in tritan, perché bambini sono i portatori sani di buone pratiche. Ma per raggiungere questo obiettivo - ha proseguito Ferraioli - in una realtà come la Costiera Amalfitana, l'industria turistica deve fare il suo. Ed allora l'intero settore ha cominciato - attraverso il distretto a porsi il problema del suo impatto sul territorio, perché negli ultimi anni l'equilibrio tra visitatori e residenti è stato compromesso dall'aumento esponenziale delle presenze, dovuto anche dal fenomeno extraalberghiero. Queste azioni che la Rete sta realizzando vogliono essere una risposta, un tentativo per recuperare quell'equilibrio. Con questo progetto il nostro obiettivo è quello di aiutare le amministrazioni locali, i gestori del servizio di raccolta e la comunità tutta a raggiungere nel breve termine una drastica riduzione dei rifiuti, partendo dall'eliminazione dell'usa e getta, dalla raccolta differenziata pulita alla promozione di un sistema gestionale integrato con il territorio. La prima alternativa all'uso e getta non deve essere l'utilizzo delle bioplastiche ma del riutilizzabile. No shopper in plastica, sì alla sportina riutilizzabile».

Ferraioli annuncia inoltre che «saranno installate ben 35 colonnine per auto elettriche lungo tutti i 40 chilometri della Statale Amalfitana (da Vietri sul Mare a Positano ndr)».

Da pochi giorni si è conclusa l'attività di sensibilizzazione e di pulizia dei rifiuti galleggianti, realizzata quest'estate in collaborazione con l'Area Marina Protetta di Punta Campanella, la Multiservice Positano ed Alicoast.

«Con l'adozione dell'applicazione Junker vogliamo aiutare il lavoro dei Comuni, il Comune di Maiori è stato tra i primi ad adottare l'app - ha aggiunto il presidente della Rete - e dei Gestori per quanto riguarda la raccolta differenziata, facilitando la fruizione delle informazioni immediate e disponibili in 10 lingue, che per un territorio a vocazione turistica come il nostro non è secondario. E non basta. Nei prossimi mesi le strutture aderenti alla Rete avvieranno un processo di riduzione dei rifiuti prodotti dalle loro attività e contemporaneamente di sperimentar un nuovo sistema di raccolta dei rifiuti che permetterà una sensibile riduzione del traffico e ancora tanto altro. Come si è visto dalle collaborazioni (comuni, gestori, scuole, aziende di trasporto ecc.) quello che stiamo cercando di costruire è una rete che abbia obiettivi comuni e che riesca a fare squadra secondo le proprie possibilità e peculiarità».

«Un esempio concreto per limitare la produzione di rifiuti inutili e per fare qualcosa di concreto per contenere i mutamenti climatici. Un investimento di privati che vogliono salvaguardare il proprio territorio e comunità. Pensare globalmente ma agire sempre localmente» ha chiosato Ferraioli.

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