AttualitàCosta d’Amalfi, negozi e ristoranti sempre più ostaggio di guide turistiche e autisti. L’ultimo caso a Ravello

Costa d’Amalfi, negozi e ristoranti sempre più ostaggio di guide turistiche e autisti. L’ultimo caso a Ravello

Inserito da (redazionelda), lunedì 7 agosto 2017 18:23:26

Non è certo un segreto che gran parte degli esercizi commerciali della Costiera Amalfitana sia divenuta gradualmente "ostaggio" di guide turistiche, conducenti di auto di lusso, concierge d'albergo. Dai ristoranti ai negozi di ceramiche e souvenir, alle enoteche: a chi indirizza i clienti - meglio se facoltosi - una buona percentuale su ogni acquisto. Una rapporto di fiducia consolidatosi nel tempo, un do ut des che ha fatto le fortune di tanti e che, alla fine, accontenta tutti: il cliente, soddisfatto del consiglio del consulente, il commerciante che vende a buon mercato il proprio prodotto e il suggeritore che a fine giornata, dopo pranzo al ristorante e shopping tour, se ne torna a casa col suo bel gruzzoletto extra.

Un "regalo" non si nega a nessuno e non ci si scandalizza di certo (d'altronde questa è una delle regole auree del gioco) per la commissione che si aggira, nella maggior parte dei casi, intorno al veti per cento sull'acquisto. Ma l'indignazione scatta dopo l'ultimo increscioso episodio (in ordine di tempo) avvenuto qualche giorno fa a Ravello. Una coppia di turisti americani viene attratta da uno dei negozi di abbigliamento e accessori della piazza. Dopo aver effettuato un acquisto importante, a tre zeri, i clienti chiedono la possibilità di ricevere, mediante spedizione, i capi acquistati. Espletate le modalità di pagamento, i due stranieri lasciano, soddisfatti, il negozio.

Pochi giri di lancette che si presenta un uomo che, asserendo d'essere una guida turistica - sconosciuta ai titolari della boutique - e pretendendo una percentuale sull'acquisto effettuato da quei due clienti che stava accompagnando in visita a Ravello. L'uomo, 40enne della penisola sorrentina, che non mostrava, però, il distintivo della Regione Campania, sosteneva di aver indirizzato i suoi clienti e per questo motivo aveva diritto alla percentuale sull'acquisto. Solitamente le guide usano accompagnare i loro clienti fin all'intero dei negozi quale segno tangibile dell'onere. È stata la sostanziosa commissione di spedizione dei due americani balzata alla vista della guida, a indurla alla pretesa, puntualmente negatagli.

Ne è nata una diatriba all'interno della boutique, con il furbetto che dopo diverse sfacciate insistenze, un vero e proprio tentativo estorsivo, ha cominciato a inveire contro i titolari che lo hanno accompagnato all'esterno avvertendo di denunciare il fatto a Vigili e Carabinieri. Solo così l'uomo ha desistito, ma la resa è stata soltanto momentanea. Dopo poche ore è stato il conducente di un'auto di lusso, che conosceva il titolare del negozio, a fare le veci della guida, ma ogni tentativo è risultato vano. L'episodio è stato prontamente comunicato al Comando della Polizia Locale di Ravello.

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