AnnunciChamber Music in Ravello, i concerti del 15 e 17 aprile

Chamber Music in Ravello, i concerti del 15 e 17 aprile

Inserito da (redazionelda), domenica 14 aprile 2019 12:25:39

I primi due concerti in programma questa settimana al Complesso Monumentale dell'Annunziata, nell'ambito della rassegna musicale della Ravello Concert Society saranno tenuti dal pianista calabrese Paolo Manfredi e dal duo Lelio Di Tullio e Paola Landrini (clarinetto e pianoforte) proveniente dal Molise.

Nel recital di lunedì 15 aprile (inizio alle 18 e 30) Paolo Mandredi propone un programma antologico con composizioni di Schumann, Schubert e Chopin che si apre con la Fantasia op. 17 di Robert Schumann. Originariamente questo brano era stato concepito per uno scopo pratico: la necessità di raccogliere denaro per la costruzione di un monumento a Bonn in onore di Beethoven. Tanto è vero che avrebbe dovuto chiamarsi, nelle intenzioni dell'autore, «Obolen auf Beethoven's Monument: Ruinen, Trophaen, Palmen» oppure semplicemente «Für Beethoven's Denkmal». Ma sembra che Schumann nello scrivere questa possente pagina pianistica abbia poi pensato alla sua adorata Clara Wieck, che nel 1836 era lontana da lui, anche per l'intransigenza del vecchio padre, ostile al matrimonio della figlia con il musicista, colpito in quell'anno anche dalla gravissima perdita della madre. Del resto lo stesso Schumann lo lascia chiaramente intendere, quando, in una lettera indirizzata a Clara nel marzo 1836, dice: «II primo tempo è davvero quanto di più appassionato abbia mai fatto: un profondo lamento per te».

Nel secondo tempo il terzo Improvviso op. 90 e il terzo Momento Musicale op. 94 di Franz Schubert.

Nell'ultimo periodo della sua vita Schubert compose una serie di piccoli pezzi per pianoforte, i Moments musicaux (op. 94) e gli Impromptus (op.90 e op.142). In tutto quattordici brevi composizioni dove Schubert dimostrò come il pianoforte possa esprimere in maniera sintetica una sensazione, uno stato d'animo o un pensiero fugace. Sono brani singolari ed esteticamente validissimi che preludono a quella nuova e copiosa letteratura pianistica che iniziò a sostituirsi alla forma Sonata man mano che quest'ultima iniziava a perdere importanza e popolarità tra i compositori e presso il pubblico. Il concerto si conclude con due ballate del compositore polacco Frédéric Chopin, l' op.38 e op.52, rispettivamente la seconda e la quarta. Vale la pena ricordare che prima di Chopin, la definizione di "ballata", derivante dalla poesia letteraria, si ritrovava solo in ambito liederistico o nell'opera, ovvero in pagine che prevedevano l'impiego della voce umana e di un testo poetico; Chopin fu il primo ad attribuire il nome di "ballata" a un brano puramente strumentale.

Mercoledì 17 aprile, il duo composto dal clarinettista Lelio Di Tullio e dalla pianista Paola Landrini apre la serie di Contamination promossa da RCS per il 2019: la musica come strumento di scoperta, innovazione e riflessione, che rifugge i limiti della banale categorizzazione.

Il consolidato affiatamento esecutivo e interpretivo, la preparazione artistica e musicale individuale, insieme ad una selezione originale e accattivante, sono il punto di forza del duo.

La coppia - sul palco e nella vita - proporrà un repertorio che attinge alla produzione musicale del 20° secolo con uno sguardo particolare alla musica latina/sudamericana.

Mario Castelnuovo - Tedesco - uno dei compositori più creativi e poliedrici del nostro secolo - cominciò ad amare il clarinetto, uno strumento che ha descritto come "Agile e dal bellissimo suono" e che tanto caro fu a Mozart e Brahms, nel momento in cui, iniziando a dedicarsi alla musica cameristica, prese parte, in qualità di pianista, ad un concerto dedicato alle due sonate op. 120 di Brahms per clarinetto e pianoforte. La Sonata op. 128 proposta dal Duo Di Tullio&Landrini è lunga, ma non presenta alcun problema di ascolto, perché le melodie sono belle ed esprimono una naturale attrazione irresistibile.

A seguire il Duo eseguirà i tre preludi di George Gershwin nella trascrizione per clarinetto e piano. Gershwin aveva originariamente pianificato di comporre un ciclo di 24 preludi, di reminiscenza bachiana, che doveva essere intitolato "The Melting Pot". Il numero dei brani fu ridotto a sette nel manoscritto, poi ridotto a cinque nell'esecuzione pubblica, infine ulteriormente limitato a tre nella prima edizione del 1926.

La Sonatina in Si maggiore di Joseph Horovitz, proposta come brano iniziale del secondo tempo, è un piacevole, divertente intermezzo, pieno di humor e vitalità, sempre molto apprezzato dal pubblico. In particolare il secondo movimento - Lento, quasi andante - è uno dei più espressivi e toccanti pezzi lirici per clarinetto.

Il concerto si conclude con un omaggio alla musica sudamericana, con la Suite Tango di Astor Piazzolla, in un arrangiamento per clarinetto di cui è autore lo stesso Lelio Di Tullio, e due standard del clarinettista cubano Paquito D'Rivera.

Link al live del duo in un precedente concerto all'Annunziata https://www.youtube.com/watch?v=1yon8GKoB1w&feature=youtu.be

Il calendario dei concerti, che proseguiranno sino al 1° novembre affidati alla direzione artistica di Antonio Porpora Anastasio, è disponibile su www.ravelloarts.org.

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