Tu sei qui: SportCalcio, juniores Costa d'Amafi seconda nel girone: intervista con il capitano Mammato
Inserito da (redazionelda), venerdì 23 gennaio 2015 13:57:13
Si sta distinguendo positivamente la selezione juniores del Costa d'Amalfi. La rappresentativa giovanile del movimento costiero è seconda in classifica e sta inanellando una serie di risultati postivi che fanno felici dirigenti e tifosi. Tanti i giovani che si stanno mettendo in mostra in quella che è ormai divenuta una fucina di talenti per la formazione maggiore, impegnata in Promozione. Il capitano Emilio Mammato ha risposto ad alcune domande per analizzare la prima fase del torneo. Si ringrazia l'ufficio stampa per la collaborazione.
Ciao Emilio, il girone di andata vi ha visto protagonisti fino allo scontro diretto di Faiano. Un cammino ottimo con una squadra costruita per primeggiare.
Siamo una squadra costruita per fare bene in questo campionato, e il nostro obbiettivo è sicuramente quello di vincere e convincere. Ci metteremo la sconfitta di Faiano alle spalle e ci rifaremo. Il nostro cammino fin qui è stato quasi perfetto, tranne qualche defaillance. In questo girone di andata ci siamo tolti molte soddisfazioni e sono convinto che possiamo fare ancora meglio nel ritorno.
Una sconfitta, interna, con il Picciola, il pareggio con il Castel San Giorgio, sono state le due macchie di un campionato quasi perfetto, escludendo lo scontro diretto.
Escludendo lo scontro diretto, in cui forse la sconfitta ci può stare, abbiamo perso qualche punto pesante. La sconfitta interna con il Picciola ci ha lasciato l'amaro in bocca. Forse siamo stati troppo presuntuosi, e li abbiamo un po' sottovalutati, poi ci si è messa anche la sfortuna: abbiamo perso Di Crescenzo prima della fine per infortunio, e io stesso sono dovuto uscire dopo pochi minuti per uno scontro fortuito. Anche il pareggio con il Castel San Giorgio ci ha lasciato tanto rammarico, perché era una partita che dovevamo chiudere durante il primo tempo, poi abbiamo fallito anche il rigore, ma la verità è che non siamo stati cinici. Ma c'è da dire che per una squadra come noi, abituata a giocare a calcio e a far divertire il pubblico, il campo non era dei migliori.
Mister Scannapieco ha dato un impronta ben precisa al vostro gioco, che ha incuriosito molto addetti qui lavori per la sua qualità.
Il mister ci sta aiutando nel metterci in campo nel migliore dei modi, anche se ci ha facilitato il fatto di avere, più o meno, la stessa rosa dello scorso anno, in cui abbiamo fatto un buon campionato, arrivando nelle prime posizioni. Mister Scannapieco ci ha quadrati e gran parte del merito va a lui, anche se i ragazzi hanno tanta qualità. Questo è un bel progetto che ci fa crescere, e molti di noi hanno già ricevuto convocazioni in prima squadra, segno che stiamo lavorando bene. Molti addetti ai lavori sono incuriositi perché pochi puntavano su di noi, ma quello che conta è che il mister e la società credono in noi, e i ragazzi stanno dando belle soddisfazioni. Il mister ci tiene tanto alla forma fisica oltre che all'aspetto tecnico-tattico, e i suoi allenamento stanno dando i frutti, quando le squadre fisicamente calano noi siamo ancora pimpanti, tanto è vero che qualche partita l'abbiamo vinta negli ultimi minuti.
Avete perso Di Crescenzo e De Bonis per un bel po' di tempo, ma avete trovato elementi come Gatto, Savastano e Tasca che, forse possiamo dirlo, sono state le vere rivelazioni del vostro campionato.
Abbiamo perso De Bonis fin dalla partita con la Nocerina per uno strappo al quadricipite e dalla partita con il Picciola si è aggiunto anche Di Crescenzo. Sono calciatori indispensabili, di enorme valore e potenziale, però i ragazzi che hanno fatto questa parte di campionato non hanno deluso, anzi hanno fatto un gran campionato. Tra le rivelazioni abbiamp Gatto, un giocatore che può ricoprire molteplici ruoli, e che ci ha aiutato anche con qualche gol. Lui viene da una scuola calcio, nessuno avrebbe mai pensato che potesse disputare un campionato del genere, sia con la prima squadra che con la juniores, si è dimostrato un vero professionista. Anche Tasca sta giocando molto bene: è un classe '99 che ci sta aiutando nel migliore dei modi con la sua grinta e la sua esplosività. Sulle seconde palle è sempre il primo ad arrivare, gioca veramente con il cuore e merita la maglia da titolare e il mister lo sta ripagando alla grande. Savastano, infine, è il centrale che nessuno si aspettava, classe '98 ma fisicamente sembra essere molto più grande, viene affiancato all'esperto ‘95 Liguori. Entrambi stanno disputando un campionato perfetto tanto che siamo la difesa meno battuta del girone.
Nell'ultima partita, lo scontro diretto contro il Faiano, è arrivata una sconfitta di misura. Cosa vi ha lasciato questa gara.
Contro il Faiano siamo scesi in campo convinti delle nostre possibilità, ma una cosa sono le intenzioni ed un altra è metterle in pratica, poi se non bastasse ci si è messo l'arbitro con qualche decisione molto dubbia. Abbiamo giocato i primi 20 minuti nel migliore dei modi, poi siamo calati, si sentiva tanto la mancanza di Bellogrado e Proto. Nella ripresa il mister ha sostituito Pappalardo che era in po' in affanno, anche se ci ha dato una grossa mano nel primo tempo. I ragazzi hanno dato il massimo, però l'ha spuntata il Faiano: complimenti a loro e al bomber Mauro della Monica che conosco da tempo. Purtroppo adesso il distacco è aumentato, ma sono sicuro che sapremo reagire nel migliore dei modi per riprenderci subito i punti persi.
Cosa significa essere capitano di un gruppo di ragazzi che sta lottando per vincere il proprio campionato?
Per me è un onore essere il capitano di una squadra che lotta per il campionato, ma soprattutto sono il capitano di un gruppo di ragazzi eccezionale. Stiamo facendo gruppo, lo spogliatoio è unito, abbiamo superato i problemi dello scorso anno quando eravamo tanti ragazzi di paesi diversi. Quest'anno siamo più compatti e forti, sia mentalmente che dal punto di vista calcistico. Dal canto mio cerco di dare un po' d'esperienza ai ragazzi più piccoli, e devo tanto ai ragazzi che mi aiutano: i più grandi Marciante, Pappalardo, Proto, Bellogrado e Liguori. Cerchiamo di non far sentire il peso, ai meno esperti, di un campionato da protagonista, dove abbiamo degli obbiettivi da centrare, per il semplice motivo che con la tensione si potrebbe calare di rendimento. Mi inorgoglisce tanto il fatto di essere il portiere meno battuto del girone, ma il merito va alla squadra nel suo complesso. Cerco di dare il mio meglio e sopratutto ci metto il cuore, perché dopo ogni partita voglio andare a casa sereno di aver dato tutto. Spero di riuscire a trasmetterlo anche a miei compagni, perchè se ci mettiamo il cuore possiamo raggiungere i nostri obiettivi.
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