Tu sei qui: CronacaNapoli, sequestrata la storica pizzeria “Dal Presidente”: titolari coinvolti in indagine su camorra e riciclaggio
Inserito da (PNo Editorial Board), mercoledì 15 maggio 2024 11:27:30
Ieri, 14 maggio, la Guardia di Finanza di Napoli, insieme al Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata e alla Squadra Mobile della Questura di Napoli, ha eseguito un'ordinanza di misure cautelari nei confronti di cinque persone accusate di trasferimento fraudolento di valori e autoriciclaggio, aggravati dal metodo mafioso, legati al clan Contini. Tre sono stati posti in custodia cautelare in carcere e due agli arresti domiciliari.
L'indagine ha rivelato l'intestazione fittizia di due società nel settore della ristorazione e panificazione, finalizzata a sostenere le attività illecite del clan, i detenuti e le loro famiglie. Tra i beni sequestrati figura la storica pizzeria "del Presidente" in via dei Tribunali, famosa per aver servito l'allora presidente americano Bill Clinton durante il G7 del 1994. L'impresa di ristorazione, operante nel centro storico di Napoli, sarebbe stata acquistata grazie all'apporto economico e alla "protezione" fornita da un esponente di spicco del clan, alla cui famiglia sarebbe stata destinata una parte dei relativi proventi anche dopo la sua detenzione conseguente ad una condanna per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
Le investigazioni, supportate da dichiarazioni di collaboratori di giustizia, hanno anche scoperto la fittizia intestazione di un'impresa nel settore turistico, che il precedente titolare sarebbe stato costretto a dismettere con minacce, percosse e intimidazioni, e di sette immobili di pregio siti nel capoluogo partenopeo. I proventi illeciti, ammontanti a 412.435 euro, sono stati reimpiegati nelle società e immobili, tutti sequestrati per un valore complessivo di oltre 3,5 milioni di euro.
Tra gli arrestati figura un poliziotto di Avellino, accusato di intestazione fittizia di una società di prodotti da forno. Gli arrestati sono considerati presunti innocenti fino a sentenza definitiva.
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